Terminata nel 2022 la sua fase progettuale, Romagna Next, ha intrapreso il percorso operativo accogliendo nel proprio ventaglio d’istituzioni aderenti anche Irst Dino Amadori Irccs, istituto di riferimento di livello internazionale per la ricerca onco-ematologica, l’innovazione e la capacità di sviluppare collaborazioni internazionali, in primis in ambito di Unione Europea. Il progetto Romagna Next – finanziato dal bando MediAree “Next Generation City” di Anci, il progetto Romagna Next nasce dai Comuni di Rimini (capofila), Forlì, Cesena e Ravenna, insieme ad un ampio sodalizio romagnolo, che comprende, tra gli altri, la Regione Emilia-Romagna, le Province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, diverse Unioni dei Comuni, le Camere di Commercio della Romagna e di Ravenna, l’Università di Bologna con i suoi quattro Campus dei capoluoghi.
Romagna Next è stato il primo laboratorio nazionale di pianificazione strategica partecipata e diffusa con un preciso obiettivo: delineare una visione comune per il futuro dell’area vasta Romagna. Una comune visione strategica consentirà di potenziare l’efficacia delle politiche già attive e di estenderla a ulteriori ambiti. La fase operativa – Conclusa la fase progettuale vera e propria, Romagna Next ha intrapreso il percorso di declinazione del Piano Strategico, strumento che, attraverso azioni concrete, trasforma le aspettative individuali o di gruppo in visioni comuni. Il Piano Strategico è, dunque, una sfida per la comunità, un laboratorio permanente in cui costruire il futuro delle città. Per questo è importante l’ingresso di Irst tra gli stakeholder: il Centro oncologico potrà facilitare l’avvio di tavoli a tema salute e contribuire al raggiungimento degli obiettivi definiti in termini di qualità di vita.
L’adesione di Irst a Romagna Next – La domanda di adesione è stata valutata favorevolmente e, da dicembre 2023, Irst, l’unico Istituto di ricovero e cura riconosciuto dal Ministero della Salute in Romagna, è parte del gruppo di stakeholder e partner sovraprovinciali. Presente con proprie sedi a Meldola, Forlì, Cesena e Ravenna (per gli ambiti di radioterapia e oncodermatologia), l’Istituto che porta il nome del suo fondatore, è tra i primi dieci centri monospecialistici d’Italia e rappresenta una punta avanzata negli studi preclinici, clinici e traslazionali in oncoematologia, nelle biotecnologie e data research.
“Siamo estremamente grati ai partner fondatori, al Comune di Rimini che è capofila, a quelli di Forlì, Cesena e Ravenna, alla Fondazione Romagna Next, per aver accolto la nostra domanda di adesione – commenta il presidente Irst Fabrizio Miserocchi a nome dei vertici d’Istituto – nostra intenzione è quella di portare le significative competenze di IRST nella realizzazione di progetti territoriali partecipati, mettere a disposizione del partenariato la nostra sensibilità multidisciplinare e la nostra capacità di unire pubblico e privato sociale. Si tratta di un altro passaggio importante di collaborazione per la costruzione del progetto “area vasta di comunità”. Un territorio che diventa sempre più unito, più capace di tradurre in progetti concreti i valori di solidarietà e di condivisione che lo caratterizzano”.
La procedura di adesione è stata condotta da Paolo Mariotti referente Irst per l’intera progettualità e Maria Genovese dell’Ufficio Ricerca, Trasferimento tecnologico e Formazione.