Alla luce delle due campagne di scavo realizzate nel 2022 e del 2023 e in preparazione della terza, in programma per la prossima estate, i riflettori si riaccendono sulle “Nuove ricerche e scavi nell’area della villa di Fiumana”. Questo è il titolo del pomeriggio di studi che si terrà sabato 17 febbraio, alle ore 14,30, al Teatro Comunale di Predappio in via Marconi 15. L’incontro, organizzato dal Comune di Predappio, dall’Università di Parma e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, sarà aperto dai saluti istituzionali del Sindaco di Predappio, Roberto Canali, della Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Federica Gonzato, e della Vicedirettrice del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma, Luana Salvarani.
La prima sessione del convegno sarà inaugurata dal direttore dello scavo, Riccardo Villicich dell’Università di Parma, che si occuperà della “scomparsa e ricomparsa” del monumento della villa di Fiumana. La documentazione della stessa nell’archivio dell’ex Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Emilia-Romagna sarà, invece, oggetto della trattazione di Romina Pirraglia, funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Spetterà poi ad Emanuela Gardini, archeologa libera professionista, e a Luciana Saviane dell’Università di Parma, la presentazione di un approfondimento sui “Saggi stratigrafici nel settore occidentale: fasi romane e tardo antiche”. Chiuderà la prima parte dei lavori Marco Gregori dell’Università di Parma, con una panoramica sulle “Indagini preliminari nell’area del padiglione orientale: le terme”.
La seconda sessione dell’incontro riprenderà affrontando l’approccio multitecnico allo studio dei rinvenimenti ceramici della villa di Fiumana, a cura di Danilo Bersani, Luciana Saviane, Laura Fornasini e Luciana Mantovani dell’Università di Parma. Al centro dell’intervento successivo, di Alessia Morigi dell’Università di Parma, ci saranno proprio le ville “resilienti” di Galeata e Fiumana, mentre la relazione conclusiva sarà affidata a Carla Sfameni prima ricercatrice, CNR, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale – ISPC, che prenderà in esame le nuove ricerche e scavi nelle ville tardoantiche in Italia.