Il Comune di Forlì serra i ranghi contro l’abbandono selvaggio e lo smaltimento non corretto di rifiuti. Il sindaco Gian Luca Zattini ha firmato un’ordinanza per la nomina di 6 agenti accertatori, alle dipendenze di Alea Ambiente e formati dalla Polizia Locale, che si occuperanno a tempo pieno di abbandoni illeciti e di comportamenti scorretti dal punto di vista ambientale.
“Chi getta i rifiuti in strada è un incivile, manca di rispetto all’ambiente e a tutti i forlivesi che si impegnano nella raccolta differenziata. Non solo, chi abbandona rifiuti crea degrado e rappresenta un costo per la collettività. Ecco perché queste persone vanno sanzionate e richiamate all’ordine”. Non fa giri di parole il sindaco Zattini che parla di “figura strategica, ad alta professionalità, che a Forlì entrerà in servizio il prossimo 4 marzo”. L’ordinanza prevede che nel lungo periodo e laddove richiesti, gli agenti accertatori vengano impiegati in tutto il bacino forlivese dei 13 Comuni, con lo stesso ruolo di vigilanza del territorio.
L’operatore potrà effettuare accertamenti su presunte violazioni dei regolamenti di gestione del servizio dei rifiuti urbani (come ad esempio gli abbandoni nei pressi di cestini o contenitori stradali per il vetro) e della tariffa corrispettiva; controllerà i conferimenti nei contenitori porta a porta o al di fuori di essi; potrà inoltre produrre sanzioni amministrative relative a queste violazioni, così come specificato dall’apposita delibera di Atersir (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti).
Al tempo stesso, avrà un importante ruolo informativo ed educativo sui corretti comportamenti degli utenti, rappresentando anche per Alea Ambiente un ulteriore punto di contatto e di ascolto del territorio. A tal proposito, sarà dotato di una divisa e di tesserino di riconoscimento, per essere facilmente identificabile dai cittadini.
“In questa battaglia di civiltà – prosegue il sindaco – rappresentano un punto di riferimento per l’Amministrazione e l’intera comunità i volontari dell’associazione gilet gialli, il Wwf, il Taaf, i comitati di quartiere, le guardie ecologiche volontarie e tutti i cittadini e le cittadine che con le loro segnalazioni contribuiscono a vigilare sugli errati conferimenti di rifiuti e a promuovere una giusta educazione ambientale”.
“L’accertatore ambientale – specifica Simona Buda presidente di Alea Ambiente – sarà per noi determinante nel potenziare i controlli del territorio che vengono già svolti da tempo congiuntamente alla Polizia Locale e al corpo delle Guardie Ecologiche Volontarie. Ma sarà anche un modo in più per aiutare i cittadini a effettuare correttamente la raccolta differenziata e per diffondere sul territorio la cultura dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile che la nostra società promuove. Ringraziamo pertanto il Comune di Forlì per aver deciso di partire con questo progetto facendosi carico della formazione dei primi operatori”.