Enrico Gaspari e i rimpianti di Abu Dhabi

Enrico Gaspari

È un quinto posto valevole per la classifica iridata a lasciare in Enrico Gaspari un mare di rimpianti, al termine dell’Abu Dhabi desert Challenge, valevole anche come seconda prova del Campionato Mondiale Rally-Raid, sempre al volante del suo Polaris Rzr Pro-R del team spagnolo TH-Trucks nella categoria T4-SSV. Un risultato che comunque mantiene in top ten il pilota forlivese, con un settimo posto provvisorio nel suo personale ruolino di marcia mondiale.

Dicevamo rimpianti, accomunati da una serie di inconvenienti meccanici semplicemente infinita fin dal primo giorno. Tra continue forature, cinghie rotte e un impianto frenante che durante una speciale è andato in avaria dopo appena un chilometro, lasciando Gaspari senza la possibilità di poter rallentare in maniera ortodossa per oltre 250 km. Uno dei tanti problemi che hanno finito per descriverne la prestazione in maniera del tutto sottrattiva rispetto al potenziale uomo macchina del binomio italo spagnolo. Se non la vittoria, almeno un podio era assolutamente alla portata di Gaspari, il quale oltretutto è stato protagonista anche di un raro gesto d’altruismo mentre si trovava in testa con distacco a una speciale, fermandosi invece ad aiutare il compagno di squadra in difficoltà, terminando così la prova al quarto posto, rinunciando in questo modo a una possibile vittoria, anche solo di tappa.

Tutte cose che hanno condizionato enormemente il risultato finale per Gaspari nel giungere finalmente sul traguardo conclusivo di Abu Dhabi. Ci sarà tempo di rifarsi nei prossimi rally raid, in programma tra Portogallo e Marocco. In attesa che l’impegno profuso dal pilota forlivese incontri il giusto riconoscimento delle proprie capacità velocistiche sul campo, tra le mille insidie offerte da questa tipologia di gare.
Quando tagliare il traguardo è sempre e prima di tutto la meta da raggiungere a qualsiasi costo, come unica soluzione possibile. Soprattutto qualsiasi cosa succeda.

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