Il presidente provinciale, Tommaso Pirini, soddisfatto del percorso democratico che ha svolto Italia Viva a Forlì e a Cesena negli scorsi mesi, arrivando a delineare linee politiche scelte dalla base degli iscritti nei territori. “Il partecipato congresso democratico che ha portato alla mia elezione nel ruolo di presidente provinciale – afferma Pirini – in continuità con la nomina ricevuta 4 anni fa, alla nascita del partito, lo ritengo un riconoscimento del buon lavoro svolto in questi anni, su Cesena e in provincia e un’opportunità per migliorare e ampliare la presenza di Italia Viva in provincia”.
“La partecipazione della base è fondamentale nelle scelte politiche, infatti sia a Cesena sia a Forlì, c’è stato un serrato dialogo democratico, portato avanti insieme ai presidenti territoriali, Andrea Guiduzzi e Leonardo Gallozzi, che ha preso in esame le opportunità che la politica nei territori ha fatto emergere. Il nostro ruolo è sempre stato terzo, rispetto ai 2 poli nazionali, che tendono ad estremizzare sempre più, sia a destra con Meloni e Salvini, sia a sinistra con Conte e Schlein, in entrambi i casi condividiamo ben poche idee e principi. Sul territorio però cerchiamo di essere pragmatici e calare i principi nazionali sulle situazioni locali, spesso varie ed eterogenee. L’obiettivo del partito non è eleggere a tutti i costi qualcuno, ma dare un contributo coerente e concreto alle amministrazioni locali, per migliorare la qualità della vita dei cittadini romagnoli” insiste.
“Questi i motivi che hanno portato Italia Viva a sostenere la candidatura civica dell’imprenditore Marco Giangrandi a Cesena, e del sindaco uscente Gian Luca Zattini a Forlì, e tanti altri nei vari comuni della provincia che andranno al voto a giugno. Senza guardare alla provenienza partitica delle persone, spesso non identificata, ma alle idee e alla capacità di realizzarle e di collaborare. Abbiamo evitato di accodarci a compagini politiche di scopo, utili solo alla caccia di qualche posto in consiglio comunale o in giunta – sottolinea infine Pirini – perché ci teniamo a rimanere liberi di poter esprimere il nostro punto di vista, in modo critico ma sempre costruttivo, per una visione coerente della nostra Romagna”.