Tra le prime cento aziende della Romagna per ricavi, ben 27 sono cooperative o consorzi, e tutti superano i cento milioni di euro di fatturato. Nel 60% dei casi si tratta di imprese associate a Legacoop Romagna. Se lo sguardo si allarga alle prime cinquecento società classificate, le cooperative sono 79, cioè una ogni sei (pari al 16%).
I dati che emergono dall’importante analisi “Top 500 Romagna”, pubblicata oggi, confermano che il sistema cooperativo mantiene un ruolo fondamentale nel tessuto economico e sociale romagnolo, come conferma l’aumento medio dei patrimoni netti e dei ricavi.
Riteniamo che uno dei motivi principali sia la propensione all’innovazione delle cooperative: negli ultimi 3 anni due associate a Legacoop Romagna su tre hanno investito in tecnologia. Una percentuale simile ha in animo di investire nei prossimi tre anni, nonostante la soglia di rischio percepita si sia alzata, soprattutto a causa della situazione internazionale. Anche per questo nel 2024, il 38% delle aziende associate prevede una crescita, con un particolare incremento atteso nel settore della produzione.
Il campione è significativo: Legacoop Romagna associa 380 imprese nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, che danno lavoro a oltre 28 mila persone e sviluppano un valore della produzione di oltre 7,7 miliardi di euro. I soci sono più di 320 mila (incluse tutte le tipologie: lavoratori, produttori, consumatori), praticamente un romagnolo su quattro. A queste potenzialità, però, si contrappone un tema che riguarda tutte le imprese: l’invecchiamento della popolazione, più alto di quello regionale e nazionale, che si tramuta in una carenza di manodopera diffusa. Nel 2023, il 24,99% dei romagnoli era ultra65enne, contro il 24,49% degli abitanti dell’Emilia-Romagna e il 24,04% degli italiani (dati Istat, elaborazione centro studi Legacoop Romagna).
Questo comincia a riflettersi su molti indicatori, inclusi quelli relativi alla redditività, come evidenziato dalla stessa analisi Top 500. Dall’ultima rilevazione del nostro centro studi, la ricerca del personale rappresenta la preoccupazione più rilevante per il 42% delle cooperative associate a Legacoop Romagna. È un problema che riguarda tutti, e che va affrontato superando i populismi di ogni tipo, prima che sia troppo tardi.