Delmo Crociani, segretario regionale Emilia-Romagna di Ugl per le Autonomie, annuncia una protesta degli agenti di polizia locale che si concretizzerà nei prossimi giorni con un sit-in sindacale sotto le finestre del Municipio di Forlì, in piazza Saffi. L’Ugl contesta l’adozione di misure non concertate con le parti sociali – come per esempio la sperimentazione del servizio notturno della polizia locale a partire dal mese di aprile 2024 – il disatteso potenziamento degli organici e l’impossibilità per il personale di accedere alla mobilità interna verso altri uffici dell’ente.
“Ma non è tutto – spiega Delmo Crociani – la protesta s’è resa necessaria a causa di un prolungato e ormai inaccettabile tergiversare e sostanziale immobilismo dell’ amministrazione comunale e dei vertici del corpo della polizia locale sui temi per noi derimenti e problemi da risolvere come il sempre più esiguo numero di agenti a fronte di sempre maggiori compiti loro assegnati e la ridistribuzione di carichi di lavoro”.
“Come Ugl già prima delle elezioni del 2019 avevamo presentato alla coalizione del sindaco Zattini alcuni punti essenziali per la tutela dei lavoratori della polizia locale. E nella pienezza dei poteri l’assessore Mezzacapo, nell’arco del mandato amministrativo, aveva recepito le nostre osservazioni sull’età media elevata degli operatori in forze al Comando di Forlì e alle problematiche di gestione di alcuni servizi che ne sarebbero derivate. Nonostante questo, i nostri suggerimenti sono rimasti lettera morta e con profondo rammarico abbiamo appreso il 27 marzo dell’introduzione di un servizio notturno a carico della polizia locale a partire dal mese di aprile. Una decisione, annunciata in conferenza stampa dallo stesso Mezzacapo, senza che se ne fornisse preventivamente informazione al personale”: spiega ancora Delmo Crociani.
“L’attività notturna non concertata influirà negativamente sui lavoratori e sovraccarica una forza lavoro che non raggiunge il limite necessario degli organici. Le assunzioni di nuovo personale svolte nel 2023 si sono limitate alla sostituzione di agenti stagionali con contratto formazione-lavoro a tempo determinato. La dotazione organica del corpo in base alla legge regionale 24 del 2003 dovrebbe essere di 142 unità effettive a tempo determinato, mentre in realtà ad oggi è solo di 102 unità. Di questi molti agenti – per ragioni di età, salute e altro – non sono in grado di svolgere i nuovi servizi richiesti. Con ulteriore forzatura che amministrazione e comando non solo non hanno accolto la richiesta sindacale di equiparare la polizia locale alle altre forze dell’ordine ma hanno stabilito che fino all’età di 60 anni gli agenti sono idonei allo svolgimento dei turni notturni. Come dire: oltre il danno la beffa”: commenta il segretario regionale Emilia-Romagna di Ugl per le Autonomie, Delmo Crociani.
“Riteniamo che questa sia la goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai saturo e che questa decisione comunicata ai cittadini prima ancora che ai diretti interessati, con disinteresse verso i lavoratori, sia l’ennesima mancanza di rispetto verso la categoria e il sindacato che la tutela. E con tutte queste nostre ragioni, visto che fino ad oggi non siamo stati ascoltati, annunciamo che scenderemo in piazza chiedendo: rispetto, dignità lavorativa, pari diritti e pari tutele per una categoria che concorre alla sicurezza e dunque al benessere sociale e collettivo”: conclude Delmo Crociani.