“Dopo il mio incontro con Gianni Alemanno avvenuto sabato a Rimini, abbiamo deciso di iniziare a valutare anche a Predappio la presenza del Movimento Indipendenza alle prossime elezioni comunali“. A dirlo è il coordinatore provinciale di Forlì-Cesena Massimo Viroli, che spiega: “abbiamo già iniziato ad incontrare persone e personalità che hanno manifestato interesse per la nostra idea. Del resto anche a Predappio si pone l’opportunità di tirare un bilancio della giunta uscente, attualmente di centrodestra, e la necessità di individuare i punti più salienti che possano caratterizzare un programma elettorale: innanzitutto, un programma correttivo di quanto, purtroppo tanto, non realizzato dall’amministrazione attuale in scadenza, e poi un programma propositivo di novità che rilancino i servizi ai cittadini e, meglio valorizzino le attività trainanti del paese“.
Continua Viroli: “è totalmente mancata, sinora, una valorizzazione turistica che sia davvero innovativa e più organizzata, in termini di promozione ed offerta, oltre che capace di coniugare il patrimonio naturalistico e la tradizione enogastronomica del territorio con la rilevante attrattiva che Predappio esercita nell’ambito della storia del ‘900, anche attraverso un esteso “museo a cielo aperto” di tanta architettura del Ventennio d’ispirazione razionalista. Vera risorsa del capoluogo della Valle del Rabbi è, infatti, la storia che nella sua dimensione, sia locale che Nazionale, merita essere valorizzata con eventi periodici di buona caratura, persino di proiezione Internazionale, certamente non con le piccole mostre dilettantistiche, spesso raffazzonate, come accaduto sotto l’amministrazione attuale”.
“Al riguardo, va rimessa mano, più fattivamente e con una trasparenza, pure d’informazione, sino ad ora pressoché assente, al recupero della monumentale ex Casa del Fascio, i cui volumi e spazi interni possono essere veramente utili a più servizi comunali, ivi compresi quelli di accoglienza, promozione turistica e taluni di contenuto culturale, magari anche un’istituzione museale sulla storia del’900: dopo cinque anni di governo della prima amministrazione di centrodestra tutto è rimasto clamorosamente vergognosamente fermo – conclude Viroli -. Predappio deve esprimere appieno la sua identità, passato e presente, quasi a farne un brand, un marchio di valore che possa risultare volano economico, turistico e culturale. Si devono mettere da parte le sterili polemiche della politichetta locale, bisogna disporre di amministratori capaci, coraggiosi e preparati, lontani dalla logica da paese del tirare a campare. Predappio merita molto di più“.