“La beffa delle cucine mai arrivate alle famiglie colpite dall’alluvione è solo l‘ultimo atto, in ordine di tempo, di una amministrazione che ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza nella gestione dell’alluvione sia sul piano degli interventi che su quello delle informazioni ai cittadini. Fatto ancor più grave perché avviene a quasi un anno dagli eventi alluvionali. Oggi scopriamo, infatti, che le 48 famiglie escluse dalla graduatoria dell’avviso pubblico per l’assegnazione dei beni, alle quali avrebbe dovuto provvedere il Comune, al posto della cucina riceveranno un bonifico di 1.620 euro. È evidente a chiunque che si tratta di una somma insufficiente a coprire l’acquisto di mobili e elettrodomestici. Il danno oltre la beffa per chi, in questi mesi, ha rinunciato ad acquisti a prezzi vantaggiosi e a deduzioni fiscali, confidando nelle promesse del Comune”. Così il candidato sindaco del centrosinistra, Graziano Rinaldini.
“Dopo 8 mesi dalla pubblicazione dell’avviso per l’assegnazione dei beni, avvenuta nel mese di luglio, solo oggi dai controlli fatti dal Comune emerge l’impossibilità di perfezionare l’acquisto delle cucine presso la stessa azienda fornitrice per questioni burocratiche. Anziché impegnare gli uffici in costose e roboanti operazioni di maquillage, come lo spostamento della pensilina da piazza Saffi che peserà sulle nostre tasche per 250.000 euro, bene farebbe l’Amministrazione a occuparsi tempestivamente delle verifiche necessarie per risolvere i reali problemi dei cittadini che nell’alluvione hanno perso tutto e che ancora aspettano risposte. Come farebbe il buon padre di famiglia che si preoccupa prima del pane e poi del companatico” insiste il candidato sindaco del centrosinistra.
«Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione che a poco sono servite, se non a scopi propagandistici, le passerelle politiche alle quali abbiamo assistito in questi mesi. A fronte della generosità silenziosa di associazioni e aziende solidali che fin dai primi giorni dell’emergenza hanno effettuato donazioni in denaro e in beni materiali per sopperire alle necessità dei cittadini e alle quali va un plauso e un ringraziamento. Suggerisco all’amministrazione Zattini di uscire dalle stanze del Municipio e di fare un bagno di realtà, entrando nelle case e nelle imprese dei cittadini alluvionati ancora ricoperte dal fango e che a oggi non hanno ricevuto nulla» conclude Rinaldini.