“Sono passati 11 mesi ora vogliamo risposte concrete e una programmazione degli interventi ancora da fare per la messa in sicurezza del territorio del Quartiere Romiti“. Stefano Valmori, coordinatore del Comitato di quartiere, raccoglie le voci dei tantissimi residenti dei Romiti e lancia l’allarme.
“Vogliamo sapere la programmazione dei lavori per mettere in sicurezza il territorio. La situazione del fiume Montone è la stessa del 16 maggio 2023. A parte il taglio degli alberi, le promesse fatte alla cittadinanza dagli enti preposti alla manutenzione del fiume e del territorio, quindi Regione, CER, Consorzio di Bonifica, Ferrovie dello Stato, sono rimaste tali. Dopo 11 mesi non è stato fatto tanto per la sicurezza del territorio. Noi come Comitato di Quartiere Romiti, abbiamo insistito con gli enti proposti perché casse di espansione, argini e tutto quanto avrebbe potuto, non certo evitare, ma limitare i danni, fossero realizzati, ma non è stato fatto nulla. I cittadini vogliono sapere quando ci sarà una manutenzione certa, vogliamo una programmazione dei lavori. A noi non interessa il rimbalzo delle responsabilità tra enti” rimarca Valmori.
“Qui ci sono tantissime famiglie che stanno investendo per ricostruire le proprie abitazioni e tanti cittadini che si stanno rimboccando le maniche per ritirarsi su le proprie attività commerciali. Ci sono commercianti che stanno andando via perché non hanno certezze. In questi giorni sono anche arrivate le bollette del Consorzio di bonifica. Non sono i 20-30 euro da pagare: siamo stati demoliti da una chiusa gestita dal Consorzio e dobbiamo anche pagare. L’alluvione è un tema della campagna elettorale, ma, e mi rivolgo a tutte le forze in lizza, credo ci voglia rispetto nei confronti di chi ha subìto questa immensa tragedia con danni immensi da affrontare. Spero che le iniziative fatte dai vari schieramenti possano portare qualcosa di positivo, però non più sulla nostra pelle. Speriamo che dopo le elezioni non si dimentichino di noi” conclude il coordinatore del quartiere Romiti.