“Mi auguro che queste parole di chiarimento possano porre fine alle polemiche che, mio malgrado, sono nate a seguito del mancato svolgimento della seduta di martedì 23 aprile della Commissione consiliare d’indagine e studio sull’emergenza alluvione. Avevamo tutti – non solo il sottoscritto – ritenuto utile che si potesse tenere la seduta per ascoltare, in audizione, interventi di responsabili della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Forlì Cesena e del Comune Forlì, al fine di avere chiari e in maniera esaustiva quali fossero gli impegni che si andranno a profondere nell’immediato futuro» è il commento di Lauro Biondi presidente della Commissione consiliare d’indagine e studio sull’emergenza alluvione.
«Tengo a precisare che le cause del mancato svolgimento della seduta non sono da addebitare a ragioni di carattere politico ma solo a disguidi dovuti agli impegni di ciascuno dei consiglieri interessati che non han potuto essere presenti. Tengo altresì a sottolineare che la stessa seduta che purtroppo non si è svolta non ha comportato (e non comporterà) nessuna ripercussione negativa sulla vicenda alluvione e per i cittadini colpiti dalla stessa. Questo perché la Commissione ha già lavorato, per quanto di competenza, sia in termini di analisi, sia di indagine per avere un quadro della situazione definitivo e veritiero e ha concorso affinché tutto ciò che si poteva fare, fosse in qualche modo messo in atto dalle amministrazioni interessate» precisa Biondi.
«Ad ogni modo, confermo di aver chiesto correttamente scusa a Regione e Provincia per la mancata audizione che si erano impegnati a fare, pur da remoto. Inoltre ho cortesemente e gentilmente chiesto a entrambe le istituzioni, se potranno, di fornire una sintesi delle cose che avrebbero detto in audizione, in modo tale da consentirmi di inserire anche quegli aspetti nella relazione che sto predisponendo per l’ultimo Consiglio comunale. Se ce ne fosse bisogno, tengo a sottolineare che anche in questo caso ho garantito fino ad ora e intendo garantire fino alla fine, la massima attenzione e imparzialità della Commissione. E chiedo agli amici consiglieri di distinguere ancora una volta le vicende relative alla polemica politica dalle questioni che interessano la carne viva dei cittadini alluvionati. Per quanto mi riguarda, l’aspetto preminente – lo è oggi e lo sarà sempre – è la necessità di dare le risposte ai cittadini che hanno subito il danno e vivono le preoccupazioni dovute all’evento di un anno fa, mantenendo fede agli impegni assunti» conclude Biondi.