“Innanzitutto mi preme evidenziare che questo percorso è stato definito grazie alle massime competenze tecniche municipali, con l’apporto ulteriore da parte nostra di una rinomata consulente del personale, proprio per costruire un modello organizzativo alternativo a quello dell’Unione che risultasse equilibrato sia per Forlì, che per Castrocaro. I Sindaci di qualsiasi schieramento ormai riconoscono come l’attuale funzione della Polizia Locale in Unione Forlivese sia di difficile gestione, tant’è che l’argomento è tra quelli affrontati al tavolo con l’assessore regionale Calvano“. Commenta così il sindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole, le dichiarazioni dell’ex sindaca Tonellato in merito alla proposta di uscita dall’Unione dei Comune e prossima Associazione con il Comune di Forlì.
“Semplicemente l’Amministrazione di Castrocaro, in virtù dell’interscambio e dell’indubbia integrazione con il territorio forlivese, ha valutato un modello alternativo, che ritengo equilibrato e intelligente, richiamando l’esperienza dell’Unione di pianura forlivese ed altri esempi regionali. Tutte queste cose, però, l’ex sindaca Tonellato non le ha mai approfondite e parla senza conoscere l’argomento. I 12.000 euro ipotizzati per l’associazione dei servizi sono ponderati, basti pensare che una recente convenzione fra Mercato Saraceno e Cesena ne prevedeva 8. È uno scenario adeguato, anche perché il nostro Comune pagherà lo stipendio dei propri vigili, compreso il salario accessorio, tendendo ad uniformare il loro trattamento a quello degli agenti forlivesi. In altre parole: non ci sarà nessun effetto negativo sulla spesa del personale di Forlì. È comunque paradossale che la Consigliera Tonellato accusi questa Giunta di aver lavorato troppo bene negli interessi della propria comunità, piuttosto che riflettere, quand’era sindaco, del perché ad una spesa importante di Polizia Locale nell’Unione non corrispondesse un servizio proporzionato. Cercare formule migliori di integrazione e sinergia territoriale credo sia invece un obiettivo condivisibile e talvolta una responsabilità da assumersi quando si intende amministrare nell’interesse dei cittadini” conclude Billi.