«Il 9 maggio alla Camera di Commercio è previsto un incontro coi candidati sindaci. Peccato che ad oggi nelle pagine del sito di Cna si preveda di incontrare solo la figura di Rinaldini, abituale frequentatore di Cna e quella del sindaco in carica, Gian Luca Zattini. Pur con avvenuto scambio di corrispondenza, per i dirigenti di Cna la presenza del candidato sindaco del PCI, Vito Botticella (nella foto), rimane ufficialmente non prevista. Almeno l’Avis, pur oggetto di recenti polemiche per non aver concesso una sala ad un comitato, quella sala non l’ha concessa a nessuno, nel rispetto, almeno formale, della legge sulla par condicio» si legge in una nota del Partito Comunista Italiano.
«Cna, invece, insiste nel non voler far partecipare il nostro rappresentante portando a giustificazione una presunta organizzazione privata ed insindacabile di Cna. Eppure, loro stessi, nel loro annuncio invitano la cittadinanza all’iniziativa, rendendo quindi pubblica la stessa. Inoltre Cna vorrebbe imporci il relatore da cui farci rappresentare. Altra azione che contestiamo perchè, nel rispetto della par condicio, è il PCI, federazione provinciale, che nominerà il proprio rappresentante all’incontro. Saremo a quell’incontro del 9 maggio con il rappresentante che riterremo opportuno ed idoneo. Se saremo allontanati sapremo difendere la nostra immagine ed i nostri diritti in ogni sede» insistono i coordinatori del Partito Comunista di Forlì.
«Ci saremo nel rispetto delle leggi vigenti e del pluralismo dovuto al popolo che amiamo. Lo stesso spirito che ci porta domani a Predappio a deporre un mazzo di fiori al monumento alla Resistenza in occasione dell’anniversario della città. Se poi non saremo graditi a tutti i presenti, vale per domani e vale per il 9 maggio in Camera di Commercio, poco ci importa. La libertà di esprimere le nostre idee comuniste ed antifasciste è scritta nella Costituzione che, come dimostrano i fatti, da troppe generazioni oramai, non è stata mai letta e tanto meno studiata» conclude la nota del PCI Forlì.