È in programma sabato 13 aprile alle ore 16,00 con ritrovo nell’area verde della Palestra Mercuriali in via Isonzo 54 a Forlì, la passeggiata a San Benedetto sull’argine del Montone in occasione della quale il candidato sindaco per il centrosinistra Graziano Rinaldini incontrerà i cittadini alluvionati nei luoghi in cui il 16 maggio l’acqua del Montone è uscita e ha invaso l’intero quartiere arrivando fin oltre l’asse di arroccamento. Un momento di testimonianza e di confronto con il candidato sindaco sulle numerose problematiche e criticità irrisolte a quasi un anno dall’alluvione.
“In queste settimane ho incontrato tanti cittadini ancora alle prese con il fango, persone che hanno perso le proprie abitazioni, le attività lavorative e che sono ancora in attesa dei rimborsi – dice il candidato sindaco -. Voglio essere presente, insieme a loro, sui luoghi della devastazione che a maggio ha inflitto un profonda ferita alla nostra comunità e ascoltare le loro istanze e le loro problematiche. Le testimonianze che abbiamo sentito lunedì scorso, durante l’incontro che si è tenuto ai Nani di Giada sul futuro della città dopo l’alluvione, alla presenza della Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, hanno fatto emergere in tutta la loro drammaticità i problemi con i quali i cittadini devono fare i conti ogni giorno a quasi un anno dagli eventi alluvionali. Famiglie e imprese che non hanno ricevuto un euro e che in molti casi sono riuscite a rialzarsi dando fondo ai propri risparmi e che oggi sono alle prese con le enormi difficoltà burocratiche per le richieste dei risarcimenti, un vero e proprio dedalo, in assenza di supporto tecnico dedicato da parte dell’amministrazione“.
“Voglio far sentire personalmente la mia vicinanza – conclude Rinaldini – tornando sui luoghi del disastro, insieme ai cittadini che in questi mesi si sono sentiti abbandonati e confrontarmi con loro sul futuro della nostra città e sulla ricostruzione per la quale è necessario predisporre in tempi rapidi il nuovo Piano di Protezione Civile e redigere la mappatura delle aree di rischio in vista della nuova pianificazione urbanistica della città“.