Infrastrutture e logistica di ambito romagnolo, sanità e sviluppo dei servizi socio-sanitari e educativi, nuova progettazione urbanistica, sostenibilità e coesione sociale, con una attenzione particolare ai giovani e alle fasce più deboli. Sono stati questi i principali temi affrontati nel corso dell’incontro che si è tenuto nella sede di Legacoop Romagna tra il mondo della cooperazione e il candidato sindaco per la sinistra Graziano Rinaldini.
A portare all’attenzione le istanze e le proposte delle realtà cooperative, in vista della prossima tornata Amministrativa, Paolo Lucchi presidente di Legacoop Romagna, Luca Panzavolta amministratore delegato di Cia-Conad, Antonella Conti presidente di Formula Servizi, Massimiliano Mazzotti direttore di Formula Servizi, Simona Benedetti coordinatrice territoriale di Legacoop Romagna, Michele Gardella presidente di Idrotermica Coop, Monica Fantini presidente di Conscoop, Sergio Lorenzi presidente di Cear, Massimo Gaspari e Giuliana Maltoni, rispettivamente presidente e vicepresidente di Unica Coop, Barbara Biserni presidente di Formula Servizi alle Persone, Renata Mantovani presidente della cooperativa Cad, Lisa Tormena presidente di Sunset e Umberto Orlati presidente di Pubblifest.
“Abbiamo indicato in un documento le tematiche principali che devono essere affrontate in una logica di integrazione territoriale e che devono trovare risposte in particolare a Forlì, a partire dalle infrastrutture: aeroporti, fiere e sistema viario – ha affermato Paolo Lucchi presidente di Legacoop Romagna -. Forlì ha la possibilità di diventare uno snodo logistico fondamentale anche grazie allo sviluppo del porto di Ravenna e alla zona logistica semplificata. Abbiamo davanti a noi esempi virtuosi della capacità di fare rete a beneficio della nostra comunità territoriale ed è questa la strada da percorrere”. Il riferimento è al sistema delle acque e alla sanità che, nonostante i tagli, ha saputo affrontare le difficoltà grazie alla capacità di fare scelte condivise.
“Preoccupa oggi la riduzione delle risorse per il sistema sanitario e per i servizi socio-sanitari che – ha proseguito Lucchi – sono una punta di eccellenza e rispetto ai quali l’amministrazione deve fare scelte più forti rispetto a quanto avvenuto negli ultimi anni. Sul fronte della programmazione urbanistica è stata evidenziata la necessità di “una svolta nella pianificazione basata sulla riqualificazione degli immobili e sul consumo zero di territorio salvaguardando l’edilizia residenziale sociale e lo sviluppo equilibrato delle aree commerciali. Quanto al rilancio del centro storico, bisogna evitare il rischio di escludere i temi che riguardano quartieri e frazioni che meritano pari attenzione”.
“Accolgo e condivido le proposte che arrivano da un settore fondamentale per l’economia e lo sviluppo della comunità – ha detto Graziano Rinaldini – leve sulle quali agire perché Forlì torni a essere centrale nel contesto romagnolo e recuperi il gap di innovazione che, come nel settore della digitalizzazione, la vede agli ultimi posti in regione. Abbiamo bisogno di ricostruire l’identità della nostra città che deve tornare a essere luogo di confronto e di partecipazione. È prioritario lavorare a una logistica integrata a partire dalle aziende presenti nei nostri territori, rafforzando la capacità di attrazione nei confronti di realtà industriali ad alto tasso tecnologico per potenziare la filiera collegata all’Università. Al centro del nostro programma ci sono le persone: dai giovani che non hanno più spazi in cui incontrarsi e confrontarsi, agli anziani che rappresentano il 40% della popolazione forlivese per i quali realizzeremo azioni di alfabetizzazione digitale. Vogliamo una città aperta, inclusiva e sostenibile, sia sul fronte ambientale per il quale Forlì può diventare il più grande hub solare della regione, sia sul fronte sociale e del welfare che, in passato, l’hanno caratterizzata come eccellenza del territorio. È questo il percorso che abbiamo intrapreso e che tiene conto delle sollecitazioni e dei valori fondanti che sono propri del mondo cooperativo”.