Resta sempre alta l’attenzione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Guardia di Finanza – soprattutto nelle zone aeroportuali, oltreché di confine – nel controllo dei flussi valutari in entrata e in uscita dal territorio dello Stato, al fine di verificare l’osservanza dello specifico obbligo di dichiarazione di denaro contante di importo pari o superiori a 10.000 euro.
È così anche a Forlì, dove i funzionari della Sezione Operativa Territoriale Aeroporto “Ridolfi” dell’Ufficio delle Dogane e le Fiamme Gialle del Comando Provinciale in servizio nel suddetto scalo aeroportuale, nei soli primi tre mesi dell’anno hanno intercettato flussi di denaro contante sottratti all’obbligo di dichiarazione doganale per circa 40.000 euro.
Gli “incauti” viaggiatori – tutti di nazionalità polacca, due in arrivo in Italia e l’altro in partenza verso il proprio Stato – sono stati multati in quanto trovati in possesso di valuta non regolarmente dichiarata, occultata all’interno dei bagagli portati al seguito. Gli stessi si sono avvalsi della facoltà di estinguere le violazioni accertate mediante l’oblazione immediata, consistente nel pagamento in misura ridotta della relativa sanzione amministrativa, il cui ammontare può raggiungere anche il 50% dell’importo trasferito o che si è tentato di trasferire in eccedenza rispetto alla predetta soglia dei 10.000 euro.
I risultati ottenuti nello specifico settore riflettono l’efficace sinergia esistente da tempo tra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Guardia di Finanza, ulteriormente rafforzata grazie anche al protocollo d’intesa nazionale siglato lo scorso anno, proprio nel mese di aprile, che ha determinato un’ulteriore intensificazione dei controlli transfrontalieri nei confronti di numerosi cittadini dell’Unione Europea ed Extra UE.
Nel corso di questi dodici mesi, infatti, sono stati individuati flussi di denaro sottratti all’obbligo di dichiarazione doganale per oltre 63 mila euro e rilevata una movimentazione in contanti di più di 500.000 euro, in linea con il trend di crescita del traffico passeggeri dello scalo aeroportuale forlivese. Oltre alle predette violazioni di natura valutaria, a volte prodromiche di gravi reati quali il riciclaggio di denaro sporco, il pagamento in nero di transazioni commerciali e il finanziamento di attività criminose, nell’ultimo anno sono state svolte apposite operazioni a contrasto della contraffazione dei marchi con contestuale sequestro di svariati capi di abbigliamento, oltreché posto in essere un più generale rafforzamento dei servizi di controllo sulla sicurezza dei passeggeri in partenza e in arrivo allo scalo di Forlì, anche a seguito delle attuali tensioni internazionali.