«La responsabilità dell’aumento di intensità e frequenza degli eventi metereologici estremi è dell’emergenza climatica, ma per difendere il territorio occorre una nuova attenzione: progetti sbagliati peggiorano la situazione. Per prima cosa bisogna rendersi conto che non può esistere una crescita infinita in uno spazio che ha dei limiti di sopportazione, anche a livello territoriale. Occorre quindi uno stop vero al consumo di suolo e la desigillazione di quanto è possibile negli spazi già asfaltati, oltre a una transizione energetica che interrompa l’aumento delle temperature medie, causa dell’aumento dei disastri ambientali. Oltre a questi obiettivi urgenti occorre però anche intervenire nel brevissimo termine per fare in modo che Forlì non vada sott’acqua ogni anno. Gli allagamenti di sabato sono stati causati dall’eccesso di cementificazione, e la dimostrazione è stata vedere i campi assorbire la tempesta (nonostante i gravi danni della grandine), mentre le strade cittadine sono diventate torrenti» è l’attacco di Diana Scirri e Alessandro Ronchi Alleanza Verdi e Sinistra Forlì dopo la bomba d’acqua che si è abbattuta sabato a Forlì.
«L’idea di coprire ogni area verde con asfalto e capannoni è semplicemente folle, perché mancheranno sempre di più quelle valvole di sfogo per acqua e afa in estate. Le tubature delle fogne sono state costruite su parametri oggi non più validi, e hanno una portata studiata per resistere agli eventi che a suo tempo si presentavano una volta ogni vent’anni, una previsione oggi ampiamente superata. Detto questo servirà mettere tra le priorità della prossima Amministrazione la programmazione dell’adeguamento delle condotte fognarie, comprese quelle degli interventi recenti come al Formì costruiti coi parametri vecchi. È diventato urgente la raccolta di acqua piovana da parte degli edifici esistenti, che dovranno ricevere incentivi per trattenerla il più possibile e riutilizzarla per l’irrigazione e la pulizia dei cortili. Occorre inoltre sottolineare quanto tutti i progetti devono tenere conto di questa problematica. Si prenda ad esempio il rifacimento di corso della Repubblica, che ha dimezzato la dimensione delle caditoie a bocca di lupo alzando il livello della carreggiata» insistono i rappresentanti di AVS.
«È evidente che si tratta di un lavoro mal fatto, con soluzioni diverse e scoordinate per la fretta. In un brevissimo tratto sono state installate griglie sulla sinistra che alleviano in parte il problema, ma nel resto la situazione andrebbe urgentemente sanata. Una strada appena rifatta che, diventata un fiume che dalla Piazza Saffi scorreva in pendenza verso Piazzale della Vittoria, con l’acqua che si sommava perché non veniva incanalata e catturata. Quanto ha peggiorato la situazione di Sabato, questo progetto? Si guardino poi le vecchie caditoie, non interessate dall’intervento, quasi completamente otturate dalla terra accumulata: ogni quanto è programmata la loro pulizia? Un altro brutto pasticcio che dimostra l’assenza di visione della Giunta, alla quale interessava forse più l’apparenza che la sostanza. Di adattamento ai cambiamenti climatici, consumo di suolo e de-sealing parleremo con il candidato alle elezioni europee Nicola Dall’Olio sabato 1 giugno alle ore 11,00 nella sede di Alleanza Verdi e Sinistra in corso Mazzini 140 a Forlì» concludono Scirri e Ronchi.