“Sui risarcimenti per i beni mobili danneggiati dall’alluvione Bonaccini ha perso un’altra occasione per tacere. Non accettiamo lezioni da chi, commissario alla ricostruzione post sisma 2012, dopo 12 anni non ha ancora completato il suo lavoro e non ha pagato ai terremotati un euro per i beni mobili. Così come non le accettiamo da chi, sempre Bonaccini, ha rimborsato, parzialmente tra l’altro, i danni per l’alluvione di Villafranca di Forlì del 2019 solo dopo 5 anni dall’evento. Anziché attaccare continuamente il governo, che in un anno ha stanziato 6,5 miliardi per gli alluvionati, somma pressochè pari a quanto da lui stesso quantificato, dovrebbe scusarsi con gli emiliano-romagnoli perché ha governato la Regione negli ultimi dieci anni e non ha messo in sicurezza il territorio. E da ultimo non ci facciamo certo dire cosa fare da chi, in piena ricostruzione, abbandona i suoi cittadini e scappa in Europa“. Lo dichiara Alice Buonguerrieri, Deputato di Fratelli d’Italia e Presidente di FdI Forlì-Cesena.
“Avevamo promesso che anche i beni mobili danneggiati dall’alluvione sarebbero stati rimborsati e così sarà, perché il governo Meloni mantiene i suoi impegni, come ha dimostrato dal 16 maggio 2023 a oggi. La conferma del risarcimento per gli elettrodomestici e i mobili di casa fatta dal viceministro Bignami, che sin dal primo giorno ha seguito direttamente sul territorio e a Roma anche questa questione ottenendo importanti risultati e che ringraziamo per il lavoro fatto, è un ulteriore tassello nel percorso di ricostruzione. E così, dopo aver rimborsato tutte le somme urgenze, aver stanziato 3,5 miliardi per la messa in sicurezza del territorio che spetta a Regione e enti locali ed aver iniziato a risarcire i danni subiti dai privati, tutto ciò entro l’anno dalla alluvione, ora anche i beni mobili verranno risarciti. Il provvedimento dovrebbe andare la prossima settimana in Cdm e confidiamo che questo passaggio metta finalmente fine alle pretestuose polemiche della sinistra a discapito di tutti i cittadini alluvionati». conclude Alice Buonguerrieri.