L’ambulatorio Cefalee dell’ospedale “Morgagni–Pierantoni” di Forlì, di cui è responsabile Silvia Strumia, afferente all’Unità operativa di Neurologia e Stroke Unit di Forlì-Cesena (direttore Marco Longoni), compie i suoi primi 20 anni come l’ospedale forlivese. Collocato al primo piano del padiglione Morgagni, ha progressivamente ampliato, negli anni, le offerte terapeutiche e la rete di professionisti dedicati alla diagnosi e al trattamento del dolore cefalalgico.
“Le cefalee – spiega la dottoressa Strumia – afferiscono alla Neurologia tramite molteplici canali (visite neurologiche ambulatoriali programmate, urgenti, di Pronto Soccorso) e l’ambulatorio ha l’obiettivo di diagnosticare, e seguire nel tempo, soprattutto cefalee di intensità e frequenza tale da richiedere approcci terapeutici di prevenzione ed un follow up regolare. Tra queste, in particolare, le cefalee ad alta diffusione epidemiologica e ad alto impatto di disabilità personale e sociale, quali le emicranie ad alta frequenza e croniche, e le nevralgie, i dolori cranio-facciali e le cefalee a grappolo”.
“Negli ultimi anni l’ambulatorio è stato arricchito con l’accesso alla prescrizione di terapie mirate ed innovative, quali gli anticorpi monoclonali anti-Cgrp e la tossina botulinica per le emicranie, che rispondono ai criteri di selezione. Inoltre si è avviata, e consolidata, la collaborazione con altri specialisti esperti in metodiche complementari per la terapia del dolore, quali l’agopuntura, cui si dedica l’anestesista Armando Criscuolo e l’infiltrazione del nervo grande occipitale, affidata all’anestesista Morena Calli. Alla rete di professionisti dell’ospedale di Forlì appartiene anche Giuseppe Meccariello, otorinolaringoiatra, per le sue competenze nella diagnosi di cefalee di presunta origine sinusitica o rinogena. Recentemente si è implementata anche l’offerta di terapia del dolore, con la possibilità di ipnosi, avvalendosi della preparazione dell’anestesista Angelo Coffa”.
“L’integrazione di competenze nella diagnosi e terapia del dolore cefalalgico – aggiunge il dottor Marco Longoni – ha il fine di offrire una personalizzazione del trattamento in una problematica di vasta diffusione ed elevata valenza personale e sociale. La collaborazione tra diverse specialità semplifica i percorsi tramite vie virtuose di collegamento tra i professionisti e favorisce gli scambi tra specialisti di rami differenti”.