Nidi d’infanzia. PD: «Le bugie e la propaganda elettorale dell’assessora Casara»

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«Da qualche anno a Forlì le domande per i nidi d’infanzia sono in costante crescita. I fondi della Regione, con i quali sono state ridotte le rette di circa il 30%, la difficoltà di conciliare tempi di vita e di lavoro e la consapevolezza dell’importanza educativa del servizio, hanno portato a questa condizione. Il limitato incremento dei posti realizzato in questi ultimi anni non è stato sufficiente ed è necessario effettuare una nuova programmazione per tornare a rispondere al 100% delle richieste come in passato. Dai dati forniti dal Comune risulta infatti che già da due anni ci sono circa 100 famiglie in lista d’attesa. Di fronte a questa nuova realtà cosa fa la Giunta? Nega il problema e racimola un pugno di posti per un esiguo numero di famiglie» è l’attacco di Federico Morgagni e Laura Giannelli, candidati lista Partito Democratico.

«Sono dunque false le affermazioni dell’assessora Casara che, nel presentare il bilancio mandato, ha dichiarato che a Forlì si risponde al 100% delle domande per i nidi d’infanzia, quando i dati ufficiali certificano che già dall’anno scolastico 2022/23 circa 100 famiglie non trovano posto al nido. Né la situazione si prospetta migliore per il prossimo anno scolastico: come emerge dalle graduatorie pubblicate sul sito del Comune, a fronte di 478 domande, 367 sono state accolte e 111 sono in lista d’attesa. Oltre all’esclusione di bambini e bambine da un importante servizio educativo, la carenza dei posti nido implica per molte famiglie forlivesi maggiori difficoltà nella conciliazione fra vita e lavoro, penalizzando in particolare le donne, sulle quali continua a ricadere la parte prevalente del lavoro familiare e di cura. Invece di affrontare il problema, individuando soluzioni adeguate, la Giunta nega i dati, ritarda le risposte e fa propaganda elettorale sulle aspettative ed i bisogni delle famiglie. Alcune famiglie in lista d’attesa, infatti, ci hanno segnalato di avere ricevuto, nei giorni scorsi, una telefonata del Comune di rassicurazione rispetto alla possibilità di accedere al servizio» insistono i candidati consiglieri Dem.

«Si tratta di un fatto che lascia senza parole: quando mai un Comune telefona ai cittadini creando aspettative ed illusioni sulla fruizione di un servizio?. Di norma un ufficio contatta i cittadini per confermare o negare l’accettazione delle domande, non certo per promettere l’impossibile creazione di 100 nuovi posti in tre mesi negli asili nido. La rassicurazione telefonica rischia di fare maggiori danni e creare ulteriori disagi alle famiglie che, illudendosi di avere un posto al nido, non si preoccuperanno di trovare, laddove possibile, soluzioni alternative. Sarebbe stato molto più onesto, anche se meno produttivo dal punto di vista elettorale, dire la verità: l’anno prossimo non ci saranno posti nei nidi d’infanzia per tutte le famiglie che hanno fatto domanda. Si tratta dell’ennesimo pasticcio di un’Amministrazione incapace di governare la città e di garantire ai forlivesi i servizi di cui necessitano. Se toccherà noi, metteremo a punto un piano di ampliamento dei posti nido per fornire una risposta concreta e un servizio di qualità alle famiglie e ai bambini» concludono Federico Morgagni e Laura Giannelli, candidati lista Partito democratico.

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