«Nel Consiglio comunale di lunedì la maggioranza ha approvato, senza la partecipazione al voto dell’opposizione, la convenzione tra i Comuni di Forlì e di Castrocaro per la gestione associata del servizio di polizia locale. Considerato che il Consiglio è decaduto e rimane in carica solo per deliberare su atti urgenti e improrogabili, è evidente che l’approvazione è stata una forzatura, per di più tenuto conto che la richiesta di convenzione del Comune di Castrocaro è pervenuta da quasi un anno. Entrando nel merito, la delibera è un atto illogico nei presupposti politici e opaco nei contenuti. Non più tardi di 4 anni fa questa Amministrazione ha infatti deciso di recedere unilateralmente dall’Unione dei Comuni e di ritirare uno dei principali servizi che proprio all’Unione era stato demandato ossia la Polizia locale, abdicando così a svolgere il ruolo di guida della governance territoriale proprio del comune capoluogo. Tutto ciò era stato allora motivato con considerazioni egoistiche in termini di risparmio di fondi e aumento del personale per la città di Forlì, quasi che il capoluogo potesse assistere indifferente ai problemi del territorio di riferimento. Oggi, per giustificare un accordo di convenzione del servizio di polizia locale con un solo Comune del comprensorio, la medesima giunta e la stessa maggioranza indossano i panni opposti presentandosi, come se non ci fosse contraddizione, come paladini della solidarietà territoriale, in un malriuscito tentativo di nascondere quello che non è altro che un favore fatto ad un’Amministrazione “amica”, a carico dei contribuenti forlivesi» è l’attacco di Federico Morgagni del Partito Democratico.
«Quanto ai contenuti dell’accordo, non si può sottacere il loro carattere nebuloso e impreciso, che porta a pensare che l’Amministrazione comunale abbia presentato la delibera non solo fuori tempo massimo ma anche senza i necessari approfondimenti istruttori. Infatti non solo non viene chiarito in cosa consista esattamente il fabbisogno del Comune di Castrocaro ma, specularmente, mancano del tutto le informazioni sul servizio che sarà reso da Forlì. Non è dato poi sapere quanti mezzi della Polizia locale di Forlì saranno impiegati nella città vicina, quanto personale e con quali turni e sulla base di quali accordi operativi per lo svolgimento dei servizi congiunti e del lavoro amministrativo. Infine non è possibile comprendere sulla base di quali valutazioni sia stato quantificato il valore economico della convenzione, pari ad appena 12.000 euro l’anno, una cifra che sembra irrisoria e non certo corrispondente alla mole di attività che saranno interessate. Quello che è certo è che questa decisione confusa, lacunosa e contraddittoria andrà a peggiorare ulteriormente la già travagliata situazione della Polizia locale di Forlì. Nonostante tante promesse e una martellante retorica sulla sicurezza, al termine del mandato dell’Amministrazione Zattini i vigili urbani si trovano infatti in una condizione di forte stress e grave logoramento, del resto a più riprese denunciato dalle organizzazioni sindacali» insiste il consigliere di minoranza.
«Da anni si trascinano infatti problematiche e criticità rispetto alle quali l’attuale Amministrazione si è mostrata del tutto insensibile e disinteressata: l’organico manca di 40 unità rispetto ai parametri previsti dalla legge regionale, una carenza che certo non si compensa con qualche assunzione stagionale; i mezzi e le dotazioni sono insufficienti e obsoleti; il personale è costretto a continui cambi di turni e a lavoro straordinario per compensare le mancanze croniche degli organici, e così via.
Un bilancio del tutto fallimentare per chi si era presentato come paladino della sicurezza e campione del decoro urbano, che questa proposta di convenzione confusa e caotica non può far altro che peggiorare. A tutto discapito della qualità del lavoro per il personale e del servizio offerto ai cittadini» conclude Federico Morgagni, candidato nella lista del Partito democratico.