Sicurezza, riqualificazione del mercato immobiliare e residenziale del centro storico, area vasta ma anche turismo e infrastrutture sono stati i temi principali che il candidato della Lega, Massimiliano Pompignoli, ha affrontato nei giorni scorsi con i vertici di Ascom-Confcommercio Forlì.
“Un incontro molto proficuo e piacevole – l’ha definito il direttore Alberto Zattini – che ha messo in evidenza le competenze e l’esperienza di Pompignoli in alcuni settori di profilo prettamente regionale, come il turismo e le politiche di area vasta, e che riteniamo possano essere un valore aggiunto per il governo futuro di questa città. Sempre di più in questi anni, infatti, il settore turistico è diventato il motore trainante dell’economia del terziario e dei servizi, anche grazie al lavoro svolto da privati e istituzioni locali per cercare di integrare maggiormente il territorio forlivese a quello ravennate e cesenate. Ma c’è ancora molto da fare su questo fronte e riteniamo che gli sforzi del Comune debbano proseguire su questo fronte. Altro tema, lo abbiamo ricordato più volte, è la sicurezza, soprattutto in centro storico. Pur apprezzando lo straordinario lavoro svolto dalle forze dell’ordine e il pugno duro del sindaco Zattini contro il degrado e l’illegalità, riteniamo che vadano intensificati gli sforzi per rendere la nostra città ancora più inclusiva e accessibile”.
“Il tema del centro storico è fortemente legato all’adozione di politiche abitative sbagliate e controproducenti, che la sinistra ha portato avanti per decenni – ha dichiarato il candidato leghista alle prossime elezioni amministrative dell’8-9 giugno Massimiliano Pompignoli -. Per anni non si è investito sulla qualità e l’accessibilità al centro, facendo sì che i forlivesi scappassero dal cuore della loro città piuttosto che viverci. Grazie all’impegno dell’Amministrazione Zattini, in questi ultimi cinque anni sono stati fatti importanti passi avanti ma bisogna lavorare di più su politiche di sostegno alla residenzialità e forme di incentivazione all’apertura di nuove attività. Si tratta di un percorso complesso che necessita dell’esperienza e delle competenze delle nostre associazioni di categoria. Ma Forlì non è solo questo; la nostra città merita una centralità maggiore e un peso decisionale dirimente nelle politiche di area vasta e nella redistribuzione delle risorse a livello regionale. Il turismo non è solo quello balneare e le infrastrutture non sono solo quelle che attraversano la dorsale emiliana. Forlì e la Romagna devono spiccare nelle priorità della Regione che troppo spesso, in questi anni, ha dimenticato il valore della nostra terra e quello di chi ci vive, investe e lavora”.