La nuova stagione conferma i tracciati cardine del progetto “Teatro Diego Fabbri”: offerta di alta qualità, pluralità di linguaggi, scelte originali. Ci saranno oltre 30 eventi e tale scelta vuole confermare il Diego Fabbri come una seconda “Agorà” della città, viva e frequentata, contemporanea e intergenerazionale; un Teatro d’Arte e popolare, aperto a tutti. La stagione teatrale 2024/25 del Diego Fabbri conferma le numerose rassegne contraddistinte da specifici linguaggi espressivi, a loro volta declinati in molteplici percorsi, intrecciando tradizione e innovazione e con temi e sguardi rivolti alla riflessione e all’ironia, alla memoria e all’attualità.
La rassegna dedicata alla prosa – programmata sui tre turni del venerdì e sabato sera e domenica pomeriggio – sarà inaugurata da Umberto Orsini e Franco Branciaroli con la celebre commedia I ragazzi irresistibili di Neil Simon, tra i più geniali e prolifici autori del teatro brillante della seconda metà del ‘900, del quale andrà successivamente in scena anche La strana coppia con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia. Alessandro Haber sarà protagonista de La coscienza di Zeno, tratto dall’omonimo capolavoro di Italo Svevo. Dopo lo straordinario successo di pubblico della passata stagione, torna al Teatro Diego Fabbri la “ditta Vanessa Incontrada – Gabriele Pignotta” con la nuova travolgente commedia Ti sposo ma non troppo. Simone Cristicchi presenterà poi al pubblico forlivese il suo Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli, spettacolo ad alta intensità emotiva incentrato sulla figura del Santo di Assisi. Anna Della Rosa e Valter Malosti vestiranno poi i ruoli di Antonio e Cleopatra in un maestoso allestimento dell’opera di Shakespeare, per poi lasciare il palco a Flavio Insinna e Giulia Fiume, protagonisti di Gente di facili costumi, storica pièce di Nino Marino e Nino Manfredi, diretta dal figlio di quest’ultimo Luca Manfredi.
Grandi nomi anche per il cartellone moderno, rassegna dall’anima “trasversale” e ibrida che porterà a Forlì Luca Bizzarri con Non hanno un amico, spettacolo teatrale ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media che ha riscosso e tutt’ora riscuote un tale successo da rendere il modo di dire “Non hanno un amico” un intercalare comune e diffusissimo. Seguirà Drusilla Foer con il suo nuovo spettacolo Venere nemica, interpretato insieme a Elena Talenti, che rilegge il mito di Amore e Psiche di Apuleio in modo divertente e commovente, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità. Luca Argentero presenterà poi È questa la vita che sognavo da bambino? – spettacolo proposto anche per una seconda replica “Fuori Abbonamento” – in cui il celebre attore racconta le storie di grandi personaggi sportivi dalle vite straordinarie che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nelle rispettive discipline. Daniele Russo e Sergio Del Prete presenteranno poi Le cinque rose di Jennifer, il più simbolico testo di Annibale Ruccello, quello che nel 1980 lo impose all’attenzione di pubblico e critica. Chiuderà il cartellone Ambra Angiolini con Oliva Denaro, tratto dal romanzo di Viola Ardone e diretto da Giorgio Gallione. Una storia di crescita e di emancipazione femminile nell’Italia degli anni ‘60 che parla di libertà, civiltà e riscatto personale.
L’intrattenimento comico avrà per protagonisti Ale e Franz con NatAle e Franz Show, un classico spettacolo natalizio tra pezzi di repertorio, musica dal vivo, canzoni e soprattutto tantissime risate. Seguiranno: Fabio Canino con Fiesta, una divertentissima commedia–tributo a Raffaella Carrà e alle sue canzoni; Maria Pia Timo con Sol di Soldi, esilarante monologo che indaga il lato comico del denaro, forse l’ultimo tabù dell’era contemporanea che riguarda tutti in maniera trasversale e Paolo Cevoli con il nuovissimo spettacolo Figli di Troia, in cui il celebre comico romagnolo racconta in chiave ironica e contemporanea il mitico viaggio di Enea, paragonandolo ad altri viaggi che hanno segnato la storia dell’umanità.
Al pubblico dei bambini e delle famiglie il Teatro Diego Fabbri rivolge come sempre particolare attenzione con la rassegna Family, realizzata in collaborazione con il Centro Famiglie della Romagna forlivese. Tre appuntamenti a ingresso gratuito nelle matinée dei giorni di festa che vedono in programma alcune delle più fortunate produzioni di Accademia Perduta e che sarà inaugurato da Le Nid (Il Nido) della giovane formazione Progetto g.g., uno spettacolo di teatro d’attore e di figura che narra l’incontro di due mondi diversi quale occasione di scoperta, scambio e crescita.
La compagnia TCP Tanti Cosi Progetti presenterà poi Il lupo e i sette capretti, la storia di una famiglia di capretti che riescono con astuzia e collaborazione ad aggirare i pericoli del predatore, raccontata con l’ausilio di pupazzi e oggetti. Il terzo spettacolo in programma sarà Il tenace soldatino di stagno e altre storie della compagnia Il Baule Volante, una pièce articolata in tre racconti che affrontano il tema attualissimo del valore aggiunto della diversità.
Il cartellone dedicato alla danza presenterà, come sempre, diverse declinazioni dell’arte coreutica: dal balletto su punte del repertorio classico, Giselle del Russian Classical Ballet, al Carmen più Bolero della Compagnia Almatanz con le coreografie di Luigi Martelletta e le celebri musiche di Bizet e Ravel. Completa la rassegna Frida della Lyric Dance Company, spettacolo coreografato da Alberto Canestro che celebra la figura di Frida Kahlo con un linguaggio coreutico neoclassico di grande impatto estetico.
I grandi, attesissimi eventi fuori abbonamento, oltre alla già citata seconda replica dello spettacolo di Luca Argentero, vedranno il ritorno a Forlì di Teresa Mannino con il suo esilarante spettacolo Il giaguaro mi guarda storto e due grandi musical: Grease e Cabaret. Il primo, proposto dalla Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi, è il grande classico che da oltre vent’anni continua ad accendere le platee, unire tutte le generazioni in una grande “festa teatrale” e che ha saputo trasformarsi fenomeno di costume. Il secondo, interpretato da uno straordinario Arturo Brachetti, è uno dei più famosi musical della storia in cui viene raccontata la frenetica vita notturna della Berlino degli anni ’30, con le sue correnti artistiche che facevano di questa capitale il crogiuolo di artisti, liberi pensatori e gente comune, ancora in parte inconsapevoli dell’avvento del nazismo.