Si è tenuto ieri sera al Circolo Arci Asyoli l’incontro di presentazione dei risultati del questionario sul centro città, promosso dalla lista civica RinnoviAmo Forlì. L’evento, intitolato “Il futuro del Centro Storico di Forlì: analisi e prospettive”. Giacomo Foglietta, candidato di RinnoviAmo Forlì, ha aperto l’incontro spiegando l’importanza del questionario: “Rappresenta una proposta di lavoro innovativa, basata sull’ascolto dei cittadini e la partecipazione attiva, fondamentali per comprendere le reali necessità del centro storico. Nelle 270 risposte ricevute dal 10 maggio ad oggi, sono state riportate diverse criticità, problemi quali: sicurezza, viabilità e necessità di maggiori servizi. Tra i punti di forza, sono emersi il ricco patrimonio storico e culturale e la qualità dell’accoglienza“.
Antonio Morgagni, candidato di RinnoviAmo, ha sottolineato come il centro storico richieda un “Approccio integrato tra politiche, andando a intervenire su welfare, inclusione, cultura e commercio”. Quest’ultimo, infatti, “è un microcosmo che riflette le dinamiche più ampie della città”. Danilo Casadei, urbanista e collaboratore della lista, ha presentato il programma di Rinnoviamo Forlì per il futuro del centro storico: “Abbiamo proposto una serie di interventi mirati alla riqualificazione urbana, al miglioramento dei servizi e alla promozione culturale, sempre con un occhio attento alla sostenibilità e all’inclusività“. La rigenerazione urbana non è un termine vuoto, bensì azione che si concretizza a partire dalle persone, dall’abitare, tenendo al centro in concetto di relazione: “Il centro storico necessita di un cambio di prospettiva, all’interno del concetto di città di prossimità. Lo spazio da solo non fa relazione, e non esiste una socialità senza spazio. In definitiva, il centro storico deve tornare ad essere il luogo dove urbs e civitas si incontrano”.
Il dibattito ha toccato anche il tema di un’inclusione effettiva e dell’abitazione, fondamentale quando si considera che il 29% degli abitanti del centro storico è di origine straniera, mentre un abitante su quattro è nella terza età. Francesco Marino, candidato di Rinnoviamo, ha illustrato le corrispondenze tra risultati del questionario e il programma di lista: dalla necessità di attrarre nuovi residenti, alla maggior cura e decoro degli spazi comuni, maggior arredo urbano ed estensione delle aree pedonali, andando anche ad intervenire sulle aree di parcheggio, da destinare in parte ai residenti nel periodo notturno. Di prioritaria importanza le politiche per incentivare il commercio al dettaglio e l’artigianato locale, favorendo un partenariato pubblico e privato per la scelta degli eventi e delle politiche del centro storico. L’accoglienza del pubblico è stata estremamente positiva. Numerosi interventi hanno arricchito il dibattito, dimostrando un forte coinvolgimento e un sincero interesse per il futuro del centro storico di Forlì. Rinnoviamo Forlì continuerà su questa strada, promuovendo il dialogo e l’ascolto come strumenti fondamentali per una politica efficace e vicina ai cittadini.
Martedì sera si è svolto invece al Jump, il vivace Café Scientifico di confronto su Smart city, intelligenza artificiale e Data Science, organizzato sempre dal gruppo innovazione di RinnoviAmo Forlì. Il team, composto da Francesco Marino ingegnere elettronico e project manager, Anna Lisa Balestra dirigente aziendale, Alessandro Bravi ICT administrator, e Francesca Resta ingegnere elettronico e consulente informatico, ha coordinato l’evento che ha visto la partecipazione di esperti Martina Cavallucci, ingegnere informatico e Data Scientist, e Luca Calderoni, dottore di Ricerca in Scienze Informatiche e professore a contratto all’Università di Bologna che hanno condiviso le loro competenze su Intelligenza Artificiale, Data Science e Smart city, coinvolgendo il pubblico in una discussione approfondita. Il candidato sindaco Rinaldini – anche in qualità di ex dirigente di una grande società territoriale che ha fatto dell’innovazione uno dei suoi tratti distintivi – ha arricchito il dibattito sottolineando la necessità di colmare il ritardo di Forlì nella digitalizzazione, come evidenziato anche dal report pubblico ICity Rank 2023.
La serata ha confermato l’importanza di innovare e accelerare la digitalizzazione dell’amministrazione comunale, per offrire servizi più efficienti ai cittadini. Di seguito, alcune dichiarazioni dei presenti: Anna Lisa Balestra: “Siamo molto indietro, lo dimostrano i dati ufficiali, mentre le potenzialità della digitalizzazione sono enormi e le dobbiamo sfruttare, anche per prevenire e monitorare gli effetti del cambiamento climatico”. Alessandro Bravi: “E’ centrale valutare le opportunità ma anche le criticità legate alla gestione dei dati sensibili delle persone che questi strumenti comportano. L’amministrazione chiamata a governare deve avere al suo interno professionisti del settore, per poter prendere decisioni puntuali e competenti su una materia in velocissimo cambiamento, ma ad alto impatto sulla vita quotidiana di tutti noi. Occorrono canali di formazione ed informazione adeguati e rivolti ai cittadini di tutte le età”.
Francesca Resta: “Occorre aumentare la consapevolezza dei potenziali vantaggi e benefici dei progetti di Smart Cities, migliorando l’alfabetizzazione digitale a tutti i livelli ed utilizzando mezzi appropriati al fine di coinvolgere e responsabilizzare gruppi di popolazione difficili da raggiungere, quali ad esempio coloro che vivono in condizioni di povertà e/o di esclusione sociale, giovani e anziani, migranti, persone con disabilità, e favorire un equilibrio di genere nella partecipazione. Siamo convinti che questa collaborazione contribuirà a garantire una maggiore trasparenza, innovazioni urbane più sostenibili e responsabili e, pertanto, città più inclusive’.’
Martina Cavallucci: “Sottovalutata l’importanza del dato, della sua qualità e della corrispondenza di esso alla realtà. La necessità di un continuo monitoraggio con indicatori, questionari. L’intelligenza artificiale è solo un mezzo/strumento per supportare i processi e le decisioni, sarebbe utile ed opportuno prima comprendere il contesto e gli obiettivi. Rispetto al contesto cittadino bisogna fare una mappatura dei dati disponibili e studiare come attribuirvi valore. Un esempio può essere aderire a progetti di open data, formare i cittadini su servizi delle PA, dell’uso di Internet e delle nuove app e tecnologie”.
Luca Calderoni: “Una Smart City è un contesto urbano ad alte prestazioni, in cui i cittadini vivono in modo indipendente e sono più consapevoli delle opportunità circostanti, grazie allo sviluppo lungimirante della politica economica, della governance, della mobilità e dell’ambiente. Le infrastrutture TIC svolgono un ruolo chiave in questo nuovo campo di ricerca, essendo anche un mezzo per la società per consentire a nuove idee di prosperare e di sviluppare approcci nuovi e più efficienti.”
Graziano Rinaldini: “Concordo con l’importanza di trasformare Forlì in una smart city, dotata di sensori per monitorare e prevenire alluvioni e impatti climatici, gestire il traffico e migliorare l’efficienza energetica, con benefici economici per tutti. È emerso chiaramente che la tecnologia e l’intelligenza artificiale sono strumenti potenti il cui impatto dipende dall’uso che ne facciamo. Per sfruttare appieno le potenzialità della digitalizzazione, è fondamentale aumentare la consapevolezza e migliorare le competenze digitali della cittadinanza e delle imprese locali. Questo è il momento di agire per evitare di rimanere indietro e prepararsi al futuro”.