«Ricordo ancora quella sera quando l’acqua mischiata al fango saliva velocemente a casa mia incutendo paura. È passato un anno da quella notte infernale, ma l’alluvione è rimasta negli occhi di chi l’ha subita. Non è di certo negli occhi di molti, a cominciare dal presidente della Regione che ha trascurato il suo dovere di verifiche e di prevenzione del letto dei fiumi, e di tutti coloro che l’hanno sostenuto e proposto come commissario. Perché voglio ricordare a Bonaccini che migliaia di persone non hanno più niente, l’acqua si è portata via tutto, azzerando la loro vita. Ancora ci chiediamo di quei soldi stanziati destinati agli aiuti e per attuare le misure risolutive dove sono andati a finire. Molti vivono in difficili condizioni economiche. Altre purtroppo, sono morte» è il commento di Massimo Viroli coordinatore provinciale Indipendenza FC.
«Un presidente serio della Regione, non solo avrebbe ammesso la sua responsabilità di tutto questo presentando le sue dimissioni, ma la prima cosa che avrebbe fatto era quella di adoperarsi immediatamente con gli aiuti mettendo gli stivali e utilizzando il badile. Sono contento che Bonaccini sia candidato alle Europee, gli faccio i migliori auguri perché sia eletto, perché è giusto che se ne vada e lasci il suo posto, e visto che la legge prevede nuove elezioni, io dico che finalmente nelle prossime elezioni ci deve essere spazio per chi propone una Romagna che si gestisce autonomamente, perché siamo stanchi di essere una colonia di Bologna, che ormai si vede in tutte le cose, dalla gestione dei Porti, degli Aeroporti, del Turismo, e di tutto quanto. Quindi come Indipendenza, e non soltanto come Indipendenza, ma anche come romagnolo, spero che qualcuno ascolti la mia voce e si ritiri fuori il movimento di autonomia della Romagna» conclude Massimo Viroli.