Giovedì 27 giugno alle ore 21,00 alla Fabbrica delle Candele in via Salinatore angolo piazzetta Corbizzi a Forlì andrà in scena lo spettacolo “Aspettando Godot” di Samuel Beckett con la regia di Stefano Naldi.
Vladimir (chiamato anche Didi) ed Estragon (chiamato anche Gogo) stanno aspettando su una desolata strada di campagna un certo “Signor Godot”. Non vi è nulla sulla scena, solo un albero dietro ai due personaggi che regola la concezione temporale attraverso la caduta delle foglie che indica il passare dei giorni. Ma Godot non appare mai sulla scena, e nulla si sa sul suo conto. Egli si limita a mandare un ragazzo dai due vagabondi, il quale dirà ai due protagonisti che Godot “oggi non verrà, ma verrà domani”. I due uomini, vestiti come barboni, si lamentano continuamente del freddo, della fame e del loro stato esistenziale; litigano, pensano di separarsi (anche di suicidarsi) ma alla fine restano l’uno dipendente dall’altro.
Aspettando Godot, dramma volendo anche comico-grottesco, associato al cosiddetto teatro dell’assurdo e costruito intorno alla condizione dell’attesa è un’opera teatrale che venne scritta da Samuel Beckett verso la fine degli anni quaranta. Fu pubblicato in lingua francese nel 1952, cioè dopo la seconda guerra mondiale, in un’epoca post-atomica. La prima rappresentazione si tenne a Parigi nel 1953 al Théâtre de Babylone sotto la regia di Roger Blin, che per l’occasione rivestì anche il ruolo di Pozzo. Nel 1954, Beckett – autore irlandese di nascita – tradusse l’opera in inglese.
Nella cultura popolare Aspettando Godot è divenuto sinonimo di una situazione (spesso esistenziale), in cui si aspetta un avvenimento che dà l’apparenza di essere imminente, ma che nella realtà non accade mai e in cui di solito chi l’attende non fa nulla affinché questo si realizzi (vedi appunto i due barboni protagonisti che si limitano ad aspettare sulla panchina invece di avviarsi incontro a Godot).
Biglietti: unico € 10. Info: 0543/1713530, 3397097952, 3479458012.