Diagnosticare la gravità del mieloma multiplo, la combinazione di due tecnologie di imaging, assicura una maggiore accuratezza rispetto all’uso di qualsiasi altra metodica. L’evidenza del valore di questa nuova strategia che potrebbe tradursi in trattamenti più precoci, arriva da uno studio condotto in Irst dalle strutture di Ematologia, Radiologia e Translational Hematology Unit. I risultati preliminari sono stati presentati in una comunicazione orale selezionata, tenutasi durante il più importante evento al Mondo di oncologia clinica. Mentre la PET/TC (sigla che sta per Tomografia a Emissione di Positroni con Tomografia Computerizzata) è una tecnica che rileva l’attività metabolica delle cellule tumorali grazie all’utilizzo di radiofarmaci iniettati nel paziente, la Risonanza Magnetica Whole Body non utilizza radiazioni ma campi magnetici per ottenere scansioni dettagliate di tutto il corpo. Entrambe le tecniche sono utilizzate per diagnosticare il mieloma multiplo in quanto in grado di rilevare le lesioni ossee prodotte da questo tumore del sangue. Anticipare il più possibile l’identificazione di questi danni prima che compaiano sintomi che possono essere anche molto gravi, rappresenta un obiettivo primario per l’ematologia.
Lo studio presentato ad Asco 2024 ha visto coinvolti 73 pazienti dell’Irst con diagnosi di mieloma di differente grado. Spiega l’ematologo Claudio Cerchione, primo autore dello studio: “grazie alle nostre strutture di Radiologia e Medicina Nucleare Diagnostica, su ciascun paziente abbiamo eseguito sia la Risonanza sia la PET/TC con il radiofarmaco FDG. Il confronto tra i risultati ha mostrato una discordanza del 25%, con un più alto livello di accuratezza della Risonanza. Seppur preliminari, questi dati supportano la proposta d’integrazione delle due tecnologie così da poter definire con maggior precisione il livello di gravità della malattia e, così, migliorare la gestione delle cure”.
“L’Ematologia Irst conferma il proprio ruolo di riferimento nel panorama scientifico; grazie ad una equipe altamente specializzata, ad un approccio multidisciplinare e all’entusiasmo delle e dei professionisti coordinati da Gerardo Musuraca – commenta Nicola Normanno direttore scientifico Irst – stiamo raggiungendo traguardi importanti per i nostri pazienti. La possibilità di essere selezionati per un’oral presentation al meeting ASCO, ne è la più diretta dimostrazione”.
“Lo studio è frutto anche dell’organizzazione interna della nostra Struttura, basata su team dedicati alle singole patologie ematologiche – puntualizza Gerardo Musuraca direttore dell’Ematologia Irst -. Fortissime sono la multidisciplinarietà e la connessione con la componente che si occupa di ricerca biologica e molecolare. L’obiettivo del progetto Irst coordinato dal dottor Cerchione è, infatti, utilizzare le conoscenze biologiche che stiamo raccogliendo sui pazienti con mieloma contemporaneamente ai dati radiologici, andando a completare i profili di rischio radiologico dei pazienti stessi, in quello che sarà alla fine un approccio multi-livello per cure sempre più mirate e personalizzate”.