Si chiude il sipario sulla quarta edizione del “Festival di Caterina Sforza di Forlì. L’anticonformista 2024”, la rassegna di spettacolo, cultura e intrattenimento dedicata al “femminile” in tutte le sue sfaccettature partendo da una delle figure più emblematiche del Rinascimento italiano, donna fuori dagli schemi ed extra-ordinaria, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Forlì, con concept e direzione artistica di Eleonora Mazzoni, scrittrice e saggista.
Il festival si è svolto dal 9 maggio al 16 giugno con eventi diffusi in tutta la città, tra la Rocca di Caterina, recentemente riqualificata, messa in sicurezza e restituita al suo antico splendore, il Teatro Diego Fabbri, Ex Atr e la libreria Mega Mondadori di Forlì che ha ospitato e collaborato al ciclo “Ritratto d’autrice”, novità di quest’anno. Ospiti di rilievo hanno arricchito l’edizione, come Azzurra Rinaldi, Roberto Mercadini, Mariangela Gualtieri, Nicoletta Verna, Chiara Mercuri, Jennifer Guerra, Stefano Bartezzaghi, Ester Viola, Beatrice Baldaccini, Jacopo Veneziani, Maria Pia Timo e Giuseppe Cruciani, per un totale di 15 incontri, tra appuntamenti e anche laboratori con le scuole, animati dalla grande partecipazione di un pubblico di ogni età.
Il “Festival di Caterina Sforza di Forlì. L’anticonformista” conferma grande successo anche per la IV edizione, accogliendo un pubblico di oltre 3.000 persone, numerosi eventi sold out dove in alcuni casi non tutte le persone sono riuscite a entrare perché tutti i posti disponibili erano esauriti.
«Sono felice, perché rinnovare lo sguardo sulla cultura per me vuol dire cercare di essere profondi e nello stesso tempo accessibili a un pubblico ampio e intergenerazionale. E quest’anno i miei concittadini hanno calorosamente seguito un programma in cui convivevano libri anche complessi con performance inedite, divulgazione, incontri e spettacoli – dice Eleonora Mazzoni, direttrice artistica del Festival -. È stato un festival di scambio e dialogo tra gli ospiti e tra gli ospiti e gli spettatori. Perché solo lo scambio e il dialogo scardinano quella “solitudine organizzata” che è ormai la cifra della nostra società. Quando dialoghiamo, ci facciamo abitare dall’altro. E questo ci permette di arricchirci e arrivare di più a noi stessi. Di fare esperienza di forza, fiducia e curiosità, le tre parole chiave di questa edizione, scoprendo anche che la condizione umana è sempre fragile, incompiuta, esposta agli imprevisti. E bisognosa di una comunità».
“La personalità e la storia di Caterina Sforza erano sparite dall’orizzonte della città – commenta il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini -. Non c’era alcun luogo, rappresentazione o evento che ne rievocassero nome e gesta. Noi, con un’operazione di grande qualità e coraggio, abbiamo condotto la figura di Caterina al centro di un Festival straordinario, tutto suo, esaltandone le doti e le caratteristiche all’interno di un dialogo tutto al femminile, moderno e dinamico. Quest’anno, con il valore aggiunto della Rocca restaurata e restituita al pubblico in tutta la sua bellezza dopo decenni di abbandono, abbiamo raccontato e sviluppato un Festival ancora più bello e suggestivo, che tutta Italia ci ha invidiato. Ringrazio di cuore Eleonora Mazzoni per le sue straordinarie doti artistiche e per la capacità di mettere in scena una rassegna poliedrica e attrattiva, che ci ha regalato momenti di grande coinvolgimento e divertimento”.