Samorì: «Sport arma vincente contro bullismo e cyberbullismo”

Samorì sport e bullismo allenare il rispetto

Nella scuola italiana il 25% dei ragazzi lamenta di essere bullizzato mentre nel mondo si stima che siano 246 milioni i bambini e gli adolescenti vittime di una qualche forma di bullismo. Bullismo e cyberbullismo rimangono una delle minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale“, è l’analisi di Sara Samorì, consigliere comunale uscente e candidata nella Lista civica “Forlì cambia”.

Ieri al Bar Latteria 4×4 nel quartiere di Bussecchio, ne hanno parlato insieme a Stefano Benzoni, giornalista e dirigente sportivo e a Paolo Proscia, professore di educazione fisica e presidente Associazione Sport e Benessere, confermando che lo sport gioca un ruolo importante nella prevenzione del bullismo e nella promozione di una comunità basata sul rispetto e l’inclusione. È stato rimarcato che il bullismo si combatte prima di tutto sul suo territorio, cioè a scuola, ma non solo: l’altro importante alleato è lo sport, da sempre un pilastro della formazione giovanile. Proprio dal suo ruolo si dovrebbe partire per contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Lo sport e gli sportivi possono essere uno stimolo positivo per prevenire questi fenomeni, e anche per aiutare le vittime ad aprirsi, ad essere più estroverse e ad avere una maggiore sicurezza in sé stesse.

Essenzialmente – conclude Samorì – le misure preventive da adottare sono tre: primo, un atteggiamento di tolleranza zero nei confronti del bullismo puntando sulla promozione di un ambiente sportivo sano e di relazioni di sostegno all’interno delle associazioni. Secondo, nello sport giovanile è necessario coinvolgere i genitori, i tecnici, gli istruttori per garantire sensibilizzazione sul bullismo e sull’impatto che può avere sulle prestazioni sportive di un bambino e sulla vita in generale. In ultimo, ma non per ultimo, sarebbero necessari investimenti importanti a favore delle società sportive che favoriscano minori costi e quindi sempre maggiore accessibilità per tutti i ragazzi e ragazze nel fare sport cosi riducendo tutti quei fattori che hanno incidenze negative sulla pratica sportiva. Se verrò eletta, mi impegnerò a fondo per trovare fattori di risoluzione ad un problema che non oggi, ma ieri, forse viene sottovalutato ma rappresenta una vera piaga relazionale dei nostri tempi”.

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