Riceviamo e pubblichiamo una lettera a firma di diverse associazioni forlivesi.
«Si è concluso un lungo e complesso periodo durante il quale il confronto democratico è stato vivace, a tratti difficile, ma ci auguriamo che saremo tutte e tutti in grado di trasformarlo in un patrimonio di esperienza per la crescita culturale e politica di questa comunità. Abbiamo deciso di scrivere questa lettera perché in questa città esiste una comunità che lavora per contribuire a perseguire questo risultato. Come gruppo di associazioni di donne o come realtà rappresentative del territorio desideriamo agire per il necessario cambiamento culturale e per rimuovere ogni ostacolo al riconoscimento del ruolo delle donne nella società, oltre a difendere i diritti di autodeterminazione femminile, in particolare il diritto all’aborto.
Chiediamo che il sindaco, che presiede la Conferenza sociale e sanitaria, sia sempre garante della applicazione della legge 194, ovvero della possibilità dell’Ivg in ospedale, pur nel rispetto dell’obiezione di coscienza, e che a tutela di questo diritto fondamentale si opponga all’ingresso nei consultori di associazioni che agiscano condizionamenti colpevolizzanti per le donne, preservando gli spazi dedicati alla salute e alla decisione autonoma delle donne e lavorando per incrementare le attività di informazione e prevenzione, prevedendo a questo fine maggior sostegno ai consultori.
Chiediamo il rispetto della quota paritaria di presenza delle donne nella giunta comunale e negli organismi delle aziende partecipate dal Comune.
Chiediamo di dare pronta e celere attuazione al “Piano per l’uguaglianza” inserito nel programma elettorale di coalizione e di lavorare alla realizzazione del “bilancio di genere” unitamente alla valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche sulla condizione di vita delle donne, aumentando le risorse in bilancio, dando seguito ad un’azione politica che nei cinque anni passati ha riconosciuto il valore del Centro donna. Per i prossimi cinque anni chiediamo di rafforzare e rendere il Centro donna uno spazio sempre più aperto a disposizione delle donne e delle diverse soggettività della cittadinanza.
Chiediamo di sviluppare azioni a contrasto di discriminazioni, violenza di genere e omo-bi-transfobica.
Chiediamo di sviluppare servizi e politiche per contrastare la fragilità sociale delle donne, in particolare delle donne migranti, e per rendere possibile un vero cambiamento socio-culturale in cui le donne diventino protagoniste. A questo proposito siamo a sollecitare un forte impegno propositivo della Commissione Pari Opportunità auspicando un costante dialogo con le realtà di rappresentanza e associazioni territoriali».
Forum delle Donne di Forlì, Udi Unione donne in Italia Forlì, Tavolo Permanente delle Associazioni contro la violenza alle donne di Forlì, Associazione Vocedonna, Associazione Women