La Polizia di Forlì ha arrestato un uomo per violenza sessuale aggravata sulla collega di lavoro, detenzione di stupefacenti e favoreggiamento personale. Queste al momento sono le ipotesi di reato. Al momento l’accusato è stato posto agli arresti domiciliari. A suo carico c’era già una condanna per spaccio di stupefacenti e una denuncia per violenza sessuale. Altre quattro persone, di età fra i 30 e i 40 anni, risultano indagati per favoreggiamento personale.
Le indagini sono partite circa sei mesi fa quando una giovane donna ha denunciato di aver subito una violenza sessuale da un collega di lavoro al termine di un pranzo. La vittima ha fornito audio e messaggi ricevuti dall’autore subito dopo la violenza. Subito si è attivato il Codice Rosso. Dalle indagini è emerso che la vittima aveva partecipato a un pranzo a casa del suo datore di lavoro, nel forlivese, in cui erano presenti altri colleghi. Durante il pasto aveva bevuto e un collega si era offerto di accompagnarla a casa.
L’uomo, invece, l’ha portata a casa sua, fuori città, ha approfittato delle sue condizioni e l’ha costretta a subire atti sessuali. Successivamente le indagini si sono scontrate con un clima di ostilità e di depistaggio messo in atto dall’autore con la complicità di amici e colleghi di lavoro. L’indagato, saputo della denuncia, li ha contattati, concordando false dichiarazioni da fornire alla polizia, che nel frattempo, però, registrava tutto con microspie. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati oltre 100 grammi di droga, tra marijuana, cocaina, hashish, coltelli e un tirapugni.