Non ha dubbi l’assessore Vittorio Cicognani nel descrivere la manovra di salvaguardia approvata martedì pomeriggio in Consiglio comunale con i voti favorevoli di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Gruppo Misto e Lista Civica.
Sui tagli dello Stato agli Enti Locali, Cicognani replica alle accuse avanzate dai gruppi di opposizione definendole “inesatte e strumentali, perché si parla di 1 milione 300 mila euro spalmati in cinque anni, ovvero circa 285 mila euro all’anno. Una cifra – rimarca Cicognani – che in alcun modo può mettere in crisi il bilancio del nostro Comune perché, già da tempo, avevamo previsto un accantonamento di circa 150.000 euro all’anno a titolo di compensazione di questi tagli. Questo significa che, a conti fatti, la manovra del Governo inciderà sui conti del Comune per poco più di 130.000 euro. Per il Comune di Forlì, dunque, non cambierà nulla. Non verrà toccata nessuna tariffa e nessun servizio al cittadino. Oltre a questo, va sottolineato che in questi cinque anni non abbiamo aumentato alcuna tariffa, abbiamo diminuito il debito pubblico di oltre il 30%, abbiamo ridotto l’addizionale comunale IRPEF per le fasce medio basse della popolazione e, prima del Covid, abbiamo eliminato la tassa di occupazione del suolo pubblico. Non solo, siamo un’Amministrazione virtuosa e responsabile con i nostri fornitori, perché paghiamo le fatture in circa 9 giorni”.