“Sei una bugiarda… te la farò pagare cara… devi stare attenta… sarà guerra”. Con queste parole, cariche di livore e prepotenza, il consigliere del Partito Democratico e candidato sindaco della sinistra, Graziano Rinaldini, si è rivolto all’assessore Paola Casara a margine del consiglio comunale di martedì, durante un momento conviviale e alla presenza di numerosi testimoni, che hanno assistito esterrefatti alla scena.
Con il dito puntato, proteso in maniera scomposta e minacciosa, il volto e la fisiognomica alterate, il coordinatore della minoranza Rinaldini si è reso protagonista davanti ad almeno un paio di colleghi della maggioranza di un inqualificabile aggressività verbale e gestuale nei confronti di una donna delle istituzioni. Contro Rinaldini e ogni forma di violenza di genere, si esprimono compatte le donne della maggioranza, che definiscono le parole di Rinaldini “un fatto gravissimo, ingiustificato, una forma di minaccia irricevibile che condanniamo fermamente. Dalle sue parole traspare un’insofferenza diffusa per le donne in generale e ancor di più per quelle che hanno raggiunto posizioni apicali e di grande responsabilità, con sacrifici e competenze, come l’assessore Casara”.
“Rinaldini chieda immediatamente scusa non solo a lei ma a tutte le donne della città – proseguono le consigliere -. È da scintille come questa che si scatena e si alimenta l’odio e la violenza contro le donne, sul luogo di lavoro e nei rapporti domestici. Sono episodi come questi, consumatisi peraltro in situazioni di interesse pubblico, che nascondono un sentimento cronico e un atteggiamento strutturale di odio e persecuzione contro il genere femminile, ritenuto naturalmente inferiore, debole e sottomesso. Ecco perché le dichiarazioni di Rinaldini, oltre a essere profondamente misogine, sono benzina sul fuoco per ogni forma di violenza, fisica e verbale contro le donne. Ed ecco perché è inaccettabile che i partiti di opposizione, dopo quello che è successo, rinnovino la fiducia a Rinaldini nel suo ruolo di coordinatore della minoranza. Invochiamo con forza scuse pubbliche, per rispetto dell’istituzione che rappresenta e a difesa di tutte le donne forlivesi. Se non dovessero arrivare a stretto giro, siamo pronti a chiedere le sue dimissioni da consigliere comunale”.
Per le consigliere e le assessore di maggioranza, “il fatto è ancor più grave se si pensa che a rendersene protagonista è stato il candidato sindaco della sinistra, possibile primo cittadino di Forlì, e uomo di lunga esperienza nel campo della cooperazione. Anche per questa ragione, auspichiamo da parte di tutto il PD, di Rinnoviamo, del Movimento Cinque Stelle e di Alleanza Verdi e Sinistra una netta presa di distanza da Rinaldini e parole di sostegno all’assessore Paola Casara. Siamo certi che non tarderanno ad arrivare, per rispetto e a difesa di tutte le donne d’Italia”.
“Inqualificabile, violento e intimidatorio”. Così i capigruppo di maggioranza, Fabrizio Ragni, Leonardo Gallozzi, Alberto Gentili, Albert Bentivogli e Massimiliano Pompignoli definiscono l’atteggiamento di Graziano Rinaldini nei confronti dell’assessore Paola Casara. “Parole dure come schiaffi, che intimoriscono, umiliano e disorientano, sintomo di un modello relazionale sbagliato che evidentemente fa parte del bagaglio culturale ed educativo del signor Rinaldini. Siamo sconcertati da ciò che è successo, tanto più che questo episodio si è consumato in un momento di distensione e convivialità dopo il consiglio comunale di martedì, e non durante il dibattito politico come asserisce Rinaldini” aggiungono i capigruppo di maggioranza.
“La violenza di genere si manifesta in moltissimi forme e questa è una di quelle. Affermazioni che non possono essere considerate normali e che vanno stigmatizzate senza se e senza ma perché sono violente e nessuna donna dovrebbe mai sentirsele dire. Fare finta di niente significherebbe darla vinta a uomini come Rinaldini, che riconoscono solo il linguaggio della prepotenza e un pensiero patriarcale ancora molto radicato nella nostra società. Come gruppi di maggioranza condanniamo in maniera compatta e severa le parole di Rinaldini e rimaniamo allibiti di fronte al fatto che ha dichiarato di non volersi scusare, negando l’evidenza di quanto accaduto di fronte a numerosi testimoni. Delle due l’una, o Rinaldini ha compreso la gravità del comportamento tenuto ma rifiuta di porvi rimedio, il che sarebbe grave, oppure non si rende conto della gravità delle sue parole e dei suoi gesti e questo sarebbe anche peggio. Poco distanti da lui e la Casara c’erano anche membri del suo partito, che hanno sentito benissimo cosa è stato detto e i toni utilizzati dall’ex candidato sindaco di sinistra. Definire normale dialettica affermazioni come “te la farò pagare cara…devi stare attenta…” è ancora più sconcertante e pericoloso”.
“A questo punto – concludono – ci appelliamo direttamente ai colleghi di minoranza e alla vicepresidente del Consiglio, Elisa Massa, decana delle istituzioni e donna di grande responsabilità politica come Paola Casara. Prenda subito le distanze dal signor Rinaldini e, con tutti i partiti di opposizione, si dissoci da ciò che è stato detto all’assessore”.