“Come Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini condividiamo la decisione della Regione Emilia-Romagna di vietare le attività lavorative nei cantieri edili, in agricoltura e nel florovivaismo quando si verificano condizioni di caldo estremo o anomalo in determinate fasce orarie. Fare prevenzione è sempre la cosa migliore, ci sembra una decisione di buonsenso, che tra l’altro in tante imprese agricole è già applicata: la tutela dei lavoratori è per la nostra associazione fondamentale e viene prima di ogni altra cosa, motivo per cui appoggiamo questa scelta”. È questo il commento di Luca Gasparini, direttore di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini in merito all’ordinanza regionale firmata dalla presidente facente funzioni Irene Priolo che, a partire da oggi, lunedì 29 luglio, fino al 31 agosto, vieta le attività lavorative in condizioni di esposizione prolungata al sole e svolgendo attività fisica intensa, dalle ore 12,30 alle ore 16,00 nei giorni e nelle aree in cui le mappe nazionali online del rischio segnalano un livello “Alto”.
“Come tutti sappiamo il lavoro agricolo è spesso svolto all’esterno e una prolungata esposizione al sole può essere fonte di pericolo per i lavoratori. Purtroppo, le cronache ci raccontano di situazioni in cui i lavoratori sono stati costretti a svolgere la propria attività in situazioni al limite dell’impossibile ed è un qualcosa che tutti noi vogliamo evitare: la difesa della legalità e la tutela di chi lavora in agricoltura, a tutti i livelli, sono per noi di Confagricoltura dei punti fermi. La decisione della Regione è pertanto sacrosanta. Diverse aziende a noi associate si sono già adoperate nel modulare gli orari lavorativi per evitare le attività nei momenti più caldi della giornata e altre lo stanno già facendo – conclude Luca Gasparini -. È davvero il minimo che tutti noi possiamo fare per garantire la sicurezza a tutti i lavoratori”.