Una goccia di sudore per monitorare l’andamento della terapia del tumore del seno. Il progetto Sweatpatch, finanziato con 3.187.700 milioni di euro dall’iniziativa Pathfinder dell’European Innovation Council della Commissione Europea, ha l’obiettivo di mettere a punto un dispositivo medico prognostico innovativo, non invasivo, per il carcinoma al seno, che possa aiutare gli specialisti a valutare l’efficacia della terapia anti-tumorale in tempo reale. Lo studio, che vede il coinvolgimento dell’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Dino Amadori Irst Irccs, è stato avviato lo scorso 15 e 16 maggio a Lille (Francia) alla presenza degli altri 10 partner del progetto.
Sweatpatch prevede lo sviluppo di un dispositivo medico in grado di misurare biomarcatori prognostici innovativi per il tumore del seno. Il carcinoma al seno è il tumore più diffuso in Europa e nel mondo per il genere femminile. Nella maggior parte dei casi la patologia si presenta in una fase localmente avanzata o metastatica, che richiede l’uso di farmaci antitumorali secondo protocolli definiti a livello internazionale. Tuttavia, non è ancora possibile misurare il rapporto beneficio/rischio del trattamento farmacologico a livello individuale. Per questo motivo, il monitoraggio della risposta del tumore alla terapia è fondamentale per adattare tempestivamente la strategia terapeutica e migliorare i risultati per i pazienti.
Per rispondere a questa necessità, Sweatpatch svilupperà un dispositivo medico innovativo e non invasivo, basato sui composti organici volatili (VOCs) presenti nel sudore, per monitorare in tempo reale la risposta alla terapia. Grazie alla loro connessione col metabolismo tumorale, la composizione dei VOCs emessi dal tumore nel sudore può modificarsi in seguito al trattamento farmacologico e fornire quindi un valido strumento diagnostico e di monitoraggio della malattia. Il progetto Sweatpatch si basa sulla creazione di un innovativo dispositivo wireless “Lab-on-a-Patch” per monitorare la risposta terapeutica del cancro al seno; il dispositivo include un cerotto flessibile e biocompatibile che attraverso l’odore, proprio come fosse un “naso”, riconoscerà il tipo di risposta alla terapia. Irst Irccs coordinerà la validazione del sistema dal punto di vista clinico ed eseguirà le analisi sperimentali
Irst Irccs riveste un ruolo centrale nel progetto, in quanto coordinerà la fase delle analisi sperimentali e la messa a punto dello strumento. Questo prevederà anche un coinvolgimento diretto dei pazienti e la creazione di organoidi, repliche in miniatura di porzioni di tessuto umano, utilizzati per allenare lo strumento al riconoscimento dei VOCs tumorali. “Sweatpatch rappresenterà un salto concettuale significativo verso un monitoraggio personalizzato intelligente in tempo reale della terapia, sincronizzato con la biologia del tumore, per raggiungere l’oncologia di precisione – afferma Francesca Pirini (nella foto), biologa molecolare referente del progetto -. Questa innovazione promette di migliorare notevolmente la gestione del cancro al seno, adattando le terapie alle specifiche esigenze biologiche dei pazienti, e contribuendo così a migliorare i risultati clinici e la qualità della vita delle pazienti”.