«Anticipati da strombazzanti comunicati di gloria da ciccioli e porchetta, la maggioranza di Zattini, tutta ancora da dimostrare, ha raccolto nel terreno che pensava esserle congeniale una figura indegna in termini politici, professionali e istituzionali. Mostrando ai forlivesi la pochezza del collante che sostiene Zattini, i convenuti al Palazzetto dello Sport dei Romiti hanno potuto registrare la pericolosissima impreparazione di alcuni elementi del Consiglio Comunale. Personaggi che invitano “a non farsi le pippe”; altri che candidano un nome per poi astenersi al momento di votarlo. Una farsa che prelude ad un vero dramma perchè dietro la pagliacciata vissuta ieri, nel quartiere più alluvionato di Forlì e non ancora ristorato se non dalle balle di Figliuolo e Meloni, si levano altissime le preoccupazioni di noi del PCI in relazione ai prossimi futuri scenari e alla necessità vitale di un’Amministrazione seria e precisa da offrire alla nostra martoriata città» si legge in una nota del Partito Comunista di Forlì-Cesena.
«Pensiamo come possa essere armonica l’attività dell’assessore Cintorino ad un Consiglio comunale quando chiunque dirà di essere della Lega, non sarà della Lega, se non per voce, sempre meno autorevole, di Morrone. Pensiamo come possa essere autorevole una giunta dove il primo giorno di insediamento e giuramento del sindaco, il papabile Mezzacapo, manco si presenta per non poter sostenere la vergogna associata al teatrino squallido del suo partito. Pensiamo all’offesa arrecata al popolo forlivese, a quello alluvionato in particolare, ancora in attesa che le promesse di Figliuolo e della Meloni non siano le bugie che oggi appaiono. Pensiamo al forte impegno di lotta che noi comunisti dobbiamo garantire alla città di Forlì oggi palesemente affidata a mani irresponsabili, a professionalità disastrose. Pensiamo al quartiere dove hanno certificato la loro vittoria elettorale e dove ieri hanno scritto una delle pagine più vergognose della storia di Forlì. Che resisterà. Noi con lei» conclude il PCI FC.