«Il governo impugna l’accetta e sottrae 1,5 milioni di euro ai cittadini forlivesi. È ciò che è emerso durante la Commissione consiliare di giovedì quando l’assessore Cicognani, incalzato dalle opposizioni, ha finalmente dovuto chiarire l’impatto sul bilancio del Comune dei tagli decretati dal governo. La scelta dello Stato di fare cassa sulle Amministrazioni locali con 300 milioni di euro di tagli tra Province e Comuni è un atto grave e incomprensibile, visto che già da tempo gli enti si trovano in difficoltà a garantire i servizi a causa dell’incremento dei costi derivante dall’inflazione e dagli adeguamenti contrattuali. Proprio quando sarebbe necessario realizzare importanti investimenti in settori come il welfare, l’istruzione e l’edilizia sociale, il governo infligge un nuovo colpo che costringerà al ridimensionamento dei servizi ai cittadini» si legge in una nota dei gruppi consiliari del Partito Democratico, Movimento 5Stelle, Rinnoviamo Forlì, Alleanza Verdi Sinistra.
«Nel caso dei Comuni romagnoli il taglio appare ancora più grave: siamo stati uno dei centri più duramente colpiti dall’alluvione, che ha travolto migliaia di famiglie e imprese. A oltre un anno di distanza i ristori promessi sono arrivati in minima parte e solo pochi giorni fa il governo ha respinto la richiesta formulata da tutte le opposizioni di aumentare almeno da 6000 a 30.000 euro il massimale del rimborso per i beni mobili. Ora sui forlivesi cade l’ennesima tegola del taglio di circa 300.000 euro l’anno da qui al 2028. Di fronte a ciò stupisce il silenzio del sindaco Zattini, dal quale non abbiamo sentito una sola parola di protesta in difesa della nostra città. Altrettanto assordante è il rifiuto del sindaco, diversamente dai primi cittadini di quasi tutti i Comuni romagnoli, di pronunciarsi a sostegno dell’emendamento per aumentare l’importo dei rimborsi per i beni mobili. Di fronte a questo ambiguo silenzio, ci chiediamo cosa stia più a cuore a Zattini: se battersi per tutelare gli interessi dei forlivesi o tacere ogni volta che si corre il rischio di scontentare gli alleati e il governo» insistono le minoranze.
«Preoccupante è poi il mutismo delle forze moderate locali come Italia Viva, che a livello nazionale sono all’opposizione ma a Forlì sostengono l’Amministrazione di centrodestra. Riteniamo che su questioni che coinvolgono direttamente il benessere del territorio e i servizi ai cittadini non sia ammissibile nascondersi dietro silenzi di comodo. Chiediamo a queste forze politiche di prendere chiaramente posizione per una battaglia doverosa e di buon senso a favore dei forlivesi, troppe volte traditi e abbandonati da chi li governa. Da un lato il governo spinge l’autonomia differenziata, che conferisce nuove funzioni agli enti locali, dall’altra toglie loro risorse. Così il sistema non funziona ed è compito anche delle Amministrazioni locali battersi a tutti i livelli per difendere i propri cittadini» concludono i Gruppi consiliari del Partito Democratico, Movimento 5Stelle, Rinnoviamo Forlì, Alleanza Verdi Sinistra.