L’ampliamento dei Musei San Domenico è uno dei cantieri più grandi e complessi di rigenerazione urbana, da concludersi entro l’estate 2026, finanziato con risorse Pnrr e fondi propri del Comune di Forlì. Il costo totale dell’opera, infatti, è di 7.500.000 euro. In questi giorni, nell’ambito dell’avvio dei lavori del quarto stralcio, sono state approvate e consegnate all’appaltatore le opere di scavo archeologico.
“Gli scavi, coordinati dalla Soprintendenza di Ravenna, riporteranno alla luce i reperti dei fabbricati che costituivano il corpo di collegamento tra il complesso del convento e il secondo chiostro. Al termine di questa prima fase – dichiara l’assessore Vittorio Cicognani – risulteranno interamente visibili le tracce delle fondazioni storiche di questi ambienti, comprese parti di pavimentazioni e altri elementi che permetteranno di visualizzarne le dimensioni e le caratteristiche, attivando poi le fasi di rilievo, catalogazione e recupero delle porzioni più significative. I reperti, prima di essere rimossi e collocati in deposito, verranno esposti al pubblico in un evento straordinario dedicato all’evoluzione e alle caratteristiche di pregio dell’antico complesso conventuale”.
“Successivamente – conclude Cicognani – partiranno i lavori veri e propri di riqualificazione e ampliamento del quarto stralcio, con la realizzazione di un fabbricato esterno a due piani destinato ad accogliere nuovi servizi ricettivi e percorsi museali, un locale interrato da destinare a museo archeologico e i nuovi depositi per i Musei San Domenico”. I lavori sono coordinati dal Servizio Edifici Pubblici del Comune di Forlì con la collaborazione di professionisti esterni.