«Il comunicato di Alea Ambiente propone concetti imbarazzanti. I bidoni della raccolta, succede molto spesso, causa anche l’inciviltà delle persone, vengono utilizzati anche da chi non dovrebbe. Purtroppo c’è questa abitudine, in centro come altrove. Un’abitudine che vede come vittime cittadini e imprese. Ritengo folle che nel caso in cui vengano trovati dei materiali non correttamente conferiti, non venga smaltita l’immondizia. L’obiettivo è diventare come alcune città di altre parti d’Italia?» Queste le parole di Alberto Zattini, direttore di Ascom-Confcommercio, dopo aver letto il comunicato della società che si occupa di raccogliere e gestire i rifiuti.
«Corretto invece prevedere sanzioni per punire l’inciviltà diffusa, che comunque non può penalizzare i cittadini che raccolgono i rifiuti in bidoni che poi vengono utilizzati anche da altri senza averne diritto. Lo spirito che ha portato all’avvio della raccolta differenziata era ed è corretto, perché ridurre i rifiuti da mandare all’inceneritore è un tema da noi condiviso, però rileviamo come le società (Alea ed Hera) abbiano ridotto i costi, perché a differenziare sono i cittadini e le famiglie e non più le società stesse. Tutto questo si è tramutato in un aumento dei costi da parte di cittadini e imprese, disattendendo le promesse fatte, e cioè che la differenziata avrebbe avuto importanti risvolti sul fronte della salute pubblica, gli inceneritori continuano a bruciare, e la riduzione degli importi in bolletta. Le famiglie pagano costi più alti rispetto a prima. E allora, in soldoni, dov’è il vantaggio?» conclude con una domanda Zattini.