Edilizia, ai nastri di partenza la patente a crediti

alberto camporesi confartigianato

Una rivoluzione per le imprese che operano in cantieri temporanei e mobili. Entrerà, infatti, in vigore il prossimo 1° ottobre la patente a crediti, strumento pensato per contrastare il sommerso e incrementare la sicurezza in edilizia. Come spiega Alberto Camporesi, vicesegretario di Confartigianato di Forlì “il provvedimento non riguarda solo le imprese del settore costruzioni, ma anche gli installatori di impianti idraulici ed elettrici, chi si occupa di isolamento termico, acustico o antivibrazioni e chi svolge determinate fasi lavorative come serramentisti, fabbri, imbianchini e pavimentatori. Una platea molto ampia che esclude solo le aziende già in possesso di qualificazione SOA in classifica pari o superiore alla III o chi effettua mere forniture o prestazioni di natura intellettuale”.

La patente, che sarà rilasciata dall’Ispettorato del Lavoro in forma telematica previa verifica dei requisiti, riguarderà più di 830.000 imprese in Italia di cui oltre 70mila nella nostra regione e circa 10.000 nella provincia di Forlì-Cesena (5546 del solo comparto edile). Continua Camporesi “l’impatto sul sistema produttivo sarà sicuramente notevole in un settore che si caratterizza per l’alta percentuale di imprese artigiane. Gli ultimi dati disponibili evidenziano, inoltre, che il 96,2% delle imprese dell’edilizia in provincia ha una dimensione media di 1,5 addetti e il 65,8% è costituito da ditte individuali e il 21,9% degli imprenditori è straniero”.

Confartigianato di Forlì assisterà le imprese associate in tutte le fasi, dalla presentazione della domanda e dei relativi documenti per l’ottenimento della patente che permetterà di operare da subito nei cantieri, alla gestione della stessa. Conclude Camporesi “la patente avrà una dotazione di 30 crediti che potrà essere ampliata nel tempo fino a un massimo di 100 in base alla storicità dell’azienda e ad attività, investimenti e formazione. I crediti decurtati a seguito di eventuali infortuni o malattie professionali causate da violazioni accertate, potranno essere recuperati dopo l’assolvimento di obblighi formativi, previa verifica di una Commissione competente”. Un provvedimento complesso che mira a garantire la leale concorrenza del mercato e a rafforzare l’attenzione sulla sicurezza a tutela dei lavoratori.

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