Il controllo in questi giorni delle acque delle foci dei fiumi che s’immettono in mare da parte di Goletta Verde, l’imbarcazione laboratorio di Legambiente, ha rilevato entro i limiti la maggior parte dei corsi d’acqua romagnoli. Certo tutto dipende dalle condizioni meteo, cioè se nei giorni precedenti le perturbazioni piovose hanno causato riversamenti di liquami fognari nei fiumi oppure no, ma i risultati dei nostri corsi d’acqua sono soddisfacenti.
Risultate entro i limiti le seguenti foci:
A Cattolica la foce del Torrente Ventena, che durante la stagione, quando piove, mostra regolarmente enormi criticità ambientali. A Riccione “regolare” la foce del torrente Marano, anch’esso da sempre portatore di criticità negli specchi d’acqua balneabili adiacenti. A Rimini anche la foce del Fiume Marecchia, il soggetto della costa romagnola con più criticità di sempre, ha passato l’esame. A Bellaria entro i limiti le acque del fiume Uso, che recepisce durante le piogge gli sforamenti degli scolmatori di Sant’Arcangelo di Romagna. A Lido di Savio idonea la foce del fiume omonimo che recepisce gli scarichi di Cesena. A Punta Marina promossa la foce del canale Ferrari cosi come quella del fiume Lamone a Marina Romea. Idonea pure l’acqua della foce del fiume Reno a Casal Borsetti ed entro i limiti anche quella del canale di Porto Garibaldi.
Risultate invece inquinate le acque delle foci del fiume Rubicone a Gatteo Mare-Savignano Mare e quelle di fiumi Uniti a Lido di Dante-Lido Adriano, quest’ultimo corso d’acqua recepisce le scolmate fognarie di Forlì.
Ricordo che Goletta Verde preleva i campioni che poi analizza nelle foci, zone non balneabili, mentre Arpae negli specchi d’acqua balneabili ai lati di esse. Oltre a ciò è determinate per i risultati anche il quando avvengono i prelievi. Queste precisazioni servono a evitare sterili polemiche riguardo al fatto che a volte le analisi di Goletta sono in contrasto con quelle di Arpae e viceversa.
Giorgio Venturi