La proposta di legge di iniziativa popolare del PCI per l’abolizione dei ticket sanitari

PCI no ticket sanitari

Il 24 giugno una delegazione del Partito Comunista Italiano ha depositato in Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per l’abolizione dei ticket sanitari. Ha preso così il via nelle ultime settimane, in tutta Italia, una campagna semestrale di raccolta firme che si chiuderà il 24 dicembre per una Legge di Iniziativa Popolare che propone l’abolizione dei ticket sanitari. «La campagna è partita anche nella nostra provincia già nelle scorse settimane; si replica questo fine settimana in vari punti della città. La campagna mirerà a raccogliere 50.000 firme in 6 mesi sia con banchetti e iniziative pubbliche, che con sottoscrizione on line, attivando a livello nazionale e in ogni regione azioni specifiche del PCI e di coalizioni promosse dal PCI di supporto alla campagna LIP» si legge in una nota.

Valorizzare il ruolo del PCI e dei comunisti nella difesa del diritto alla salute, abrogare una prima importante barriera che impedisce l’accesso dei cittadini al SSN e spostare gli investimenti per la salute a carico della fiscalità generale, contrastando la sottrazione di fondi ai servizi sanitari a favore delle spese militari e della guerra capitalista, sono i nostri obiettivi. Ai nostri gazebi sarà possibile firmare anche riguardo il quesito referendario che punta ad abolire la legge sull’Autonomia differenziata targata Calderoli – afferma il PCI – e già da due settimane stiamo raccogliendo firme per poterci presentare alle prossime elezioni regionali di novembre“.

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