Straordinaria partecipazione di pubblico martedì 27 agosto a Meldola in Arena Hesperia all’evento “Stasera u’s’ ciacara in dialèt: i mél soranòm ad Médla”, iniziativa organizzata dall’Amministrazione comunale, un viaggio nel passato della città attraverso i soprannomi. Come evidenziato durante la serata “Si sentiva chiamare il soprannome e quasi tutti l’avevano, il soprannome. Fosse un difetto, una bella cosa, una brutta, una maniera di vestirsi, una maniera di parlare, una maniera di camminare, noi eravamo come dicevano gli altri, come ci chiamavano” “I soprannomi indicano “gente”, umanità, persone, esseri umani”, “sono l’anagrafe del cuore”.
A dare voce ai soprannomi, arricchendoli con aneddoti e foto, si sono alternati sul palco Goffredo Angelini, Annamaria Barucci, Paola Borghesi, Concetta Favali, Giovanna Piolanti, Susi Sassi, Laura Turci e Walter Zanzani che hanno raccontato luoghi e volti di una Meldola che non c’è più e dato voce a persone che hanno segnato la vita e la storia della comunità meldolese. Una serata nella quale abbiamo rovistato nel salvadanaio della memoria condivisa, laddove sono conservate le cose preziose.
Intensi ed emozionanti gli interventi di Adriana Saragoni, a ricordo del padre Maratel, del poeta Giuseppe Muratori che ha recitato alcune sue poesie in dialetto su personaggi e luoghi meldolesi e di Umberto Limarzi che, oltre ad aver svolto un importante lavoro di ricerca, ha deliziato il pubblico con aneddoti su alcuni personaggi meldolesi. “Un grande ringraziamento all’Archivio Digitale le cui immagini, preziose, hanno accompagnano ed arricchito la serata, al Duo Baguette la cui musica arriva a toccare le corde del cuore, a Mario Ulderici per la vicinanza e la collaborazione ed a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento” è il commento del sindaco Roberto Cavallucci.