Domenica 1 settembre, alle ore 17,00 appuntamento all’Ecomuseo di Ridracoli con Picta Idro, rassegna europea d’arte contemporanea e cultura. L’evento, promosso dall’Associazione Cava Forever, sarà in gran parte dedicato a un personaggio santasofiese illustre: il giornalista e scrittore Luciano Foglietta. Saranno presenti il sindaco di Santa Sofia Ilaria Marianini, il sindaco di Bagno di Romagna Enrico Spighi, Licia Magnani e la presidente di Romagna Toscana Liviana Zanetti. Giuseppe Bertolino, presidente di Cava Forever, introdurrà l’incontro per poi lasciare la parola a Gabriele Zelli e a Oscar Bandini, che tributeranno un omaggio a Luciano Foglietta.
Successivamente Maurizio Gioiello analizzerà una delle più note opere letterarie di Foglietta, “I matti di Seguno”. Si tratta di un “lungo racconto” (come viene definito nelle prime righe del testo) pubblicato 60 anni fa; lo scrittore attinge alla grande letteratura con l’intento di recuperare tipologie e modalità di scrittura, di pensiero e di metodo. Leggendo si scopre, così, un richiamo evidente alle novelle del “Decameron’ di Boccaccio, ma anche un’affinità con il Manzoni de “I Promessi Sposi “. La vicenda de “I matti di Seguno” è ambientata “in un’area che va dall’Alto Appennino alla Bassa Romagna”, mentre la collocazione temporale è quella dei primi anni del Novecento.
Nel romanzo si ritrovano almeno tre grandi tematiche: la comicità, la condizione sociale e la politica, e da ultimo un intento didascalico incentrato sull’etica e la morale, sul senso di colpa e sulla religione. Foglietta descrive uno spaccato di una società, ormai distante da noi più di un secolo, che comprende sciocchi, furbi, buontemponi, preti singolari, padroni, vagabondi e ubriaconi; tutti costoro, però, restano, chi più e chi meno, rispettosi delle regole dello Stato e dei comandamenti della Chiesa e hanno, come afferma il narratore, “profondità di coscienza e di sentimento insospettati”. A Milena Amadori, infine, spetterà il compito di leggere alcune fra le pagine più esplicative del romanzo.