“Nel 2023 a Forlì, grazie alla tassa di soggiorno, abbiamo incassato 254.230 €, il 33% in più rispetto al 2022 (170.354 €). Se poi lo stesso dato lo compariamo a quello del 2021 (136.407 €), la crescita registrata è ancora maggiore (+46,3%)”. A fare il punto sull’evoluzione della tassa di soggiorno è l’assessore con delega al turismo, Kevin Bravi.
“Con grande soddisfazione, possiamo dire che abbiamo raggiunto i livelli pre Covid. Dal 2020 in avanti abbiamo registrato una crescita costante dei flussi turistici che si ripercuote anche sulle casse comunali. Nel 2019, prima dello scoppio della pandemia, la tassa di soggiorno aveva assicurato un introito pari a 255.424 €, mentre nel 2020, l’anno peggiore in termini di restrizioni e chiusure, l’imposta ha determinato un incasso di 70.090 €. Il dato parziale relativo ai primi sei mesi del 2024 ci soddisfa ancora di più; da gennaio a giugno le entrate derivanti dalla tassa di soggiorno sono pari a 119.683 €, con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2023 di oltre 19 mila euro (100.000 €)” precisa Bravi.
“Nel 2023, grazie a queste risorse, abbiamo finanziato numerosi servizi relativi alla gestione e al funzionamento dell’Ufficio Turismo IAT-HUB, abbiamo rafforzato l’offerta del sito di promozione turistica www.scopriforli.it e realizzato il nuovo sito del comprensorio forlivese www.turismoforlivese.it. In aggiunta, le risorse sono servite a coprire la spesa parziale di eventi di spettacolo e intrattenimento come Radio Bruno, i Mercoledì Live e il Carnevale e a promuovere alcune iniziative dedicate alla promozione della città. Per il prossimo anno – conclude l’Assessore Bravi – puntiamo a fare ancora di più, mettendo la città nelle condizioni di potenziare il proprio appeal turistico”.