«L’abbandono di rifiuti che ha avvolto quasi completamente una campana ubicata a Forlì in piazzale Kennedy a pochi passi dall’ingresso del parco della Resistenza, appare una come una sfida lanciata alle istituzioni della città, oltre che un oltraggio al senso civico che contraddistingue la maggioranza dei forlivesi. Inutile sottolineare gli aspetti educativi connessi con lo spettacolo indegno che si è posto di fronte agli esterrefatti clienti dei vicini esercizi. Oltre alle famiglie che nella prima domenica di rientro dalle vacanze, portavano i bambini al parco o presso la vicina giostrina» è la segnalazione di Raffaele Acri vicecoordinatore del Quartiere Resistenza.
«Vedremo come le istituzioni della città riusciranno a rispondere, ovvero come questo odioso reato sarà rubricato. Il senso di impunità che suggerisce a questi delinquenti azioni tanto spregevoli in luoghi ad alta frequenza porta a pensare da una parte che siano persone convinte di non essere riconosciute ma viene anche da chiedersi come sia possibile che nessun residente aver visto o sentito nulla. Sicuramente Alea domattina provvederà a rimuovere ma l’azienda, posto sia uno strumento dei Comuni, non potrà essere ancora lasciata da sola a fronteggiare questi delinquenti laddove sia necessario una sinergia non solo tra le istituzioni ma un incrocio dei dati tra la stessa azienda, l’anagrafe e le aziende distributrici dei servizi di luce, gas ed acqua per verificare la congruità dei consumi in relazione ai residenti, dichiarati nelle varie abitazioni per consentire ad Alea sia di attagliare le proprie potenzialità del servizio sia per perseguire coloro che non sono registrati» conclude Raffaele Acri.