Oggi, Bruno Basini segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Giovanni Puggioni segretario provinciale del PCI, capolista, e Valeria Marconi, ferrarese, membro del Comitato Regionale del PCI, tutti candidati alle prossime elezioni regionali nella lista circoscrizionale unitaria “Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro“, e in rappresentanza di questa, hanno accolto l’invito del Comitato di Quartiere Romiti, nelle persone del coordinatore Stefano Valmori e del vicecoordinatore Maurizio Naldi, al fine di raccogliere le istanze da loro rivolte a nome di uno dei quartieri più alluvionati e disastrati di Forlì e della Romagna tutta.
«Non abbiamo potuto constatare altro, con estremo dispiacere, che i lavori di ripristino degli argini e della loro messa in sicurezza sono pressochè assenti. Dopo quasi 16 mesi dal disastro, vegetazione con crescita incontrollata, argini senza mura di sostegno (le precedenti giacciono ancora crollate nel letto del fiume), tubazioni di decantazione e collegamento sono ancora nel terrificante stato in cui sono state lasciate dalla furia del fango che le travolse. I campi coltivati circostanti ancora offesi dal passaggio di quel disastro. I candidati alla presenza di giornalisti e fotografi della stampa locale esprimono le loro profonde preoccupazioni per come la classe politica e le istituzioni demandate ai lavori di ripristino e messa in sicurezza del territorio, continuino a cincischiare di fronte a telecamere e a comunicati roboanti lasciando, con vergognoso atto di disprezzo, le popolazioni alluvionate alla mercè di possibili tremendi futuri ancora rovinosi e luttuosi» si legge in una nota.
«Camminando poi per il quartiere registriamo ancora molte abitazioni prive di interventi e scantinati (ad es. le case popolari di via Locchi) contenenti ancora fanghi e macerie da smaltire. Si ascoltano ancora cittadini non soddisfatti nelle loro richieste dei danni subiti. Ciò è vergognoso e sconcertante. Noi di vera e unica sinistra presente per ora alla competizione elettorale regionale di novembre, promettiamo che il sostegno che gli emiliano-romagnoli vorranno concederci alle prossime elezioni sarà impiegato per fare meno passerelle ipocrite a feste partitiche o a concertini soporiferi e di esclusivo fine propagandistico. Ci siamo già rimboccati, e rimboccheremo le maniche insieme al popolo e per il bene del popolo tutto» concludono.