Una stagione composta da 10 eventi, alcuni dei quali proposti in più repliche, che conferma il Teatro Verdi di Forlimpopoli come Teatro d’arte e punto di riferimento per la vita culturale nella provincia di Forlì Cesena. Il cartellone è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato la sindaca di Forlimpopoli Milena Garavini, l’assessore alla Cultura Enrico Monti, il presidente dell’associazione Teatro delle Forchette Antonio Sotgia e il direttore artistico Stefano Naldi.
La rassegna d’abbonamento presenta 10 spettacoli, inaugurata con “Novecento” (24 e 25 ottobre), il grande classico di Alessandro Baricco rivive sul palco con la regia e l’interpretazione di Manuele Morgese. In questa trasposizione il monologo si traduce in un viaggio musicale e teatrale raffinato e sperimentale di jazz recitato e di recitazione jazzata. Una traduzione libera, dinamica e creativa come solo il jazz sa e può fare con le note. Un viaggio alla ricerca di nuovi linguaggi e di nuovi stimoli che scivola sull’Oceano dei virtuosismi e delle magiche note (non di un pianoforte come da testo ma) della prestigiosa tromba di Fabrizio Bosso e della sua band; musica dal vivo, miscelata alla forza magistrale e onirica del racconto del “pianista sull’oceano”. Una narrazione scenica che porta il marchio del Teatrozeta dell’Aquila nota compagnia teatrale per operazioni artistiche sperimentali e di carattere multidisciplinare.
A novembre salirà sul palco Debora Caprioglio, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne “Non fui gentile, fui Gentileschi” (la vista di Artemisia Gentileschi) (27 novembre) per la regia di Roberto D’Alessandro. Nello studio di pittura di Artemisia, lei è intenta a fare quello che di più ha amato fare nella vita, dipingere. Ci parla e ci racconta di sé, della sua vita a partire dall’infanzia. La perdita della madre, la vita di una bambina in una Roma del seicento. Artemisia capisce da subito quanto è difficile vivere in un mondo di uomini. Eppure in un mondo di uomini il padre, Orazio Gentileschi, la avvia subito ad un mestiere in cui le donne non erano nemmeno contemplate, la pittura.
La riflessione e la memoria in uno spettacolo a cura di Meridiani Perduti Teatro, “La stanza di Agnese” (18 dicembre) con Sara Bevilaqua. Sono passati 30 anni dalla strage di Via D’Amelio. Una ferita ancora aperta nel cuore dell’Italia. Tante le indagini, i processi i depistaggi e le sentenze per una verità, forse, troppo dura da accettare. La nuova produzione Meridiani Perduti Teatro, nata dalla sinergia con la Scuola Antonino Caponnetto e vincitrice del progetto TRAC – Sezione Nuova Drammaturgia è dedicata al giudice Paolo Borsellino, nel trentennale della sua tragica scomparsa. 2010. Agnese Piraino Leto in Borsellino, segnata da una terribile malattia, riceve una telefonata da parte dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga: “Via D’Amelio è stata da colpo di stato”.
Passando all’anno nuovo il Teatro delle Forchette porta sul palco “Come back to the five and dime, Jimmy Dean, Jimmy Dean!” (8 gennaio). Di Ed Graczyk, per la regia di Antonio Sotgia. La piece teatrale di Ed Graczykc è tutta chiusa in un unico ambiente: un polveroso, angusto, modesto emporio in pieno deserto texano. Ma in questo spazio così ristretto vi è tutto un mondo con le speranze deluse, con le frustrazioni, con le ipocrisie, con i tradimenti, con le generosità di ognuno di noi. E noi partecipiamo, coinvolti al massimo, a questo incontro che ben presto si rivela un gioco al massacro, un bilancio senza remore di sei vite che assolutamente non sentiamo estranee ma in cui tutti, più o meno, ci ritroviamo.
In occasione delle celebrazioni per le giornate della Memoria Teatro delle Forchette porta in scena lo spettacolo “I vicini scomodi” (24 gennaio con replica straordinaria per le scuole il 25 gennaio). Tratto dal romanzo/testimoniana di Roberto Matatia, per la regia di Giuseppe Verrelli. Lo spettacolo narra le vicende della famiglia Matatia, da commercianti noti tra Forlì e Riccione, con lo scoppio delle leggi razziali finiranno, purtroppo come tantissimi ebrei, condannati per un folle piano di Hitler, perchè considerati “diversi”. Il giovane amore tra la figlia di Nissimi e un compagno di classe porterà, attraverso lo scambio epistolare la testimonianza dell’esperienza brutale vissuta in quegli anni.
A febbraio Teatro delle Temperie con “Lo stronzo” (7 febbraio). Uno spettacolo vincitore del Premio To-Finge Festival 2018, e semifinalista al Premio In Box blu 2018. In scena Andrea Lupo, la sera del decimo anniversario di matrimonio di Luca e Lilli, la coppia è pronta per andare a festeggiare… una parola sbagliata… una reazione violenta… lei sbatte la porta e scappa… a nulla servono le imprecazioni prima e le preghiere poi, per farle aprire quella maledetta porta e farla tornare. Luca non capisce, non si rende conto di quanta violenza metta quotidianamente da sempre nel suo rapporto con Lilli. Luca davanti a quella porta chiusa prova a capire, cerca una chiave che possa riaprire la sua relazione.
Teatro Due Mondi presenta “Zitti tutti” (21 febbraio), di Raffaello Baldini per la regia di Alberto Grilli. In scena Denis Campitelli. Un testo teatrale in dialetto romagnolo scritto nel 1993 da Raffaello Baldini, poeta di Santarcangelo di Romagna. Un uomo comune, vinto dal tormento e dalla nevrosi, che passa in rassegna la sua vita attraverso una cascata di parole implacabili e comiche, dolci e dolenti. Racconta di sé, del suo paese, della sua gente, dei suoi figli, di sua moglie, dei tradimenti, del suo essere un piccolo benestante profondamente, tragicamente, poeticamente normale. Quest’uomo vive finché parla. E quando il flusso s’inceppa, la mente e il cuore scoppiano di solitudine e le parole si strozzano in gola.
Si passa poi al teatro/cabaret con “Chi ce l’ha fatto fare” (21 dicembre). In scena il duo Davide Dal Fiume e Marco Dondarini. “Chi ce l’ha fatto fare?” Questa la domanda a cui i due comici cercheranno di dare risposta mentre si trovano immersi in una serie di nuove gag di situazione che, ancora una volta, scombinano ruoli e linguaggi in un’esilarante escalation comica tutta da ridere. Questo spettacolo è il nuovo capitolo di un sodalizio artistico che giunge al proficuo passando per l’improbabile, il punto di arrivo di percorsi comici e umani differenti che però trovano un inaspettato e divertente equilibrio.
In chiusura di stagione ad aprile, “Buscaglione – A qualcuno piace Fred” (4 aprile). Uno spettacolo di Denio Derni accompagnato da Fabrizio Sirotti al pianoforte. Un mito intramontabile, uno dei più popolari swingman italiani degli anni ’50. Con le canzoni e il racconto della sua vita si narra un’epoca. Oltre il mito americano, fra suggestione e distacco, fascino e ironia. E chiude la stagione Maria Pia Timo con “In tutti i sensi” (16 aprile). Il nuovo monologo comico di Maria Pia Timo si perde tra spunti medico-scientifici e pratico-organolettici alla ricerca di tutti i sensi. Tatto, gusto, olfatto, vista e udito, fin da bambini, ci portano ad una scoperta del mondo che è tutta nostra, sempre soggettiva.
Altro appuntamento ormai consolidato la rassegna di Teatro per Famiglie. Tre appuntamenti con spettacoli per tutta la famiglia. Si apre sabato 4 gennaio, La Bottega Teatrale, con lo spettacolo “Il Re e il bruco che mangiava l’erba”. Spettacolo interattivo con attore, pupazzi e ombre. Scritto, diretto e interpretato da Giuseppe Cardascio. Una strega cattiva mette in crisi l’amore tra il Re e la sua principessa facendola scomparire nel nulla e trasformando tutti gli animali, le case e gli abitanti del paese. Fantastici personaggi vengono in soccorso del Re, ma qualche volta si può sbagliare magia ed ecco che si ha bisogno dell’aiuto dei bambini per fermare il bruco, reso cattivo dalla strega, che sta per mangiare tutta l’erba del paese, rendendolo, così, arido e improduttivo.
Sabato 1 febbraio la compagnia Pantarei con lo spettacolo “Il primo bambino su Marte”. Lo spettacolo è un piccolo grande viaggio nell’immaginazione, nella volontà di non fermarsi alle proprie certezze ma di spingersi sempre un po’ più in là, puntando sempre più in alto, senza paura… anche fino a un pianeta sconosciuto. E chiude sabato 5 aprile il Teatro Due Mondi con lo spettacolo “Le nuove avventure dei Musicanti di Brema”. E se gli animali che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere come I Musicanti di Brema uscissero dalla loro favola o la continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre città, che storia racconterebbero?
Evento speciale sarà quello del 1 gennaio 2025 “Musica al buio” con la proiezione di film muto (titolo in fase di programmazione) con l’accompagnamento musicale al pianoforte del Maestro Filippo Pantieri. Per la stagione d’abbonamento euro 20 e euro 15 (under 25, over 65, residenti del Comune di Forlimpopoli, Soci TDF e Fo_Emozioni, CNA, CRAL) con abbonamento intero a euro 180 e ridotto euro 135 (residenti del Comune di Forlimpopoli, over 65, under 25 anni, Universitari e soci TDF, CNA, CRAL). Diritto di prevendita: 1.50 €, per gli acquisti online sul sito dedicato. Info Campagne Abbonamenti, prevendite biglietti, prezzi: tel. 0543/1713530, 3397097952, 3479458012 info@teatrodelleforchette.it, www.teatrodelleforchette.it.