“Quando si discute di sicurezza in città – specifica Basir candidato di “Alleanza Verdi e Sinistra” per De Pascale Presidente – non bisogna mai generalizzare perché le responsabilità di eventuali reati sono personali e chi amministra non può far ricadere le colpe solo su una parte della popolazione o sugli immigrati. Nella nostra Regione, ad esempio, risultano attive oltre 41.300 imprese con titolari immigrati, quasi 20% sul totale delle imprese attive nel territorio. Mi pare evidente che anche i titolari di imprese straniere abbiano a cuore la sicurezza perché devono tutelare le proprie attività o i propri negozi in centro storico”.
Dal rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione, svolto nel 2024 dalla Fondazione “Leone Moressa”, emerge infatti, che gli stranieri in Italia nel 2023, erano 5,1 milioni, corrispondenti all’8,7% della popolazione, producono l’8,8% del PIL e “pagano” più di quanto ricevono. I lavoratori immigrati, di fatto, contribuiscono al PIL con 164 miliardi di euro, (8,8% del PIL nazionale). Dal punto di vista fiscale, i 4,6 milioni di contribuenti immigrati fanno registrare un saldo fiscale attivo, con tasse e contributi che superano i servizi di welfare dedicati agli immigrati (+1,2 miliardi). In altre parole, gli immigrati sono prevalentemente lavoratori e contribuenti attivi, quindi, pagano tasse e contributi e hanno un basso impatto sulla spesa pubblica. I residenti con cittadinanza non italiana in Emilia Romagna sono 575.476, pari al 12,9% del totale.
Rispetto alla percezione del tema sicurezza, il candidato Basir propone di ampliare le politiche di sostegno alla povertà e alle fasce più deboli della popolazione, più che puntare su repressione e militarizzazione del territorio. “Bisogna rafforzare le reti di assistenza territoriale, provinciali e regionali attive nel Terzo Settore – ha aggiunto Basir -. Queste realtà si occupano d’inclusione sociale, di lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Soltanto investendo nel sociale, si riuscirà a migliorare la sicurezza che è un tema trasversale che interessa tutti i cittadini ed è una responsabilità di tutti, aldilà del luogo di nascita, della religione e del colore della pelle”.