«Ho letto con attenzione la nota di Italia Viva di Forlì che richiama fedeltà e progettualità a due “padroni”, al sindaco Zattini per i sui progetti sulla citta di assoluto pregio parlandone quasi nel dettaglio, poi per un progetto di coesione regionale fra il porto di Ravenna e l’aeroporto di Forlì quasi che appoggiare i progetti cittadini e quelli regionali nella visione sinistroide fossero complementari fra loro. È vero che la regione rossa vede la possibilità di far sviluppare l’aeroporto di Forlì ma nella sua visione c’è un vincolo, liberi di investire ma nel commerciale, è ovvio che questo vincolo, che Italia Viva appoggia è in contrasto con uno sviluppo aeroportuale completo e di massimo sviluppo, ma non solo per l’aeroporto, anche per la città, le merci non pagano gli alberghi, i bar, i taxi, non fanno compere nei negozi. Le merci se non immediatamente trasportate a destinazioni diverse pernottano in un magazzino a un costo minimo che non arricchisce nessuno» è il commento di Daniele La Bruna Commissario provinciale Forlì-Cesena Democrazia Cristiana.
«Ecco che mi domando quando sarà il momento a quale “padrone” il segretario comunale Leonardo Gallozzi darà l’appoggio politico? Alla regione se il presidente dovesse essere De Pascale? O agli interessi della citta di Forlì? È lui che deve organizzare l’azione politica nella sua veste di capogruppo della lista civica in consiglio comunale, sarebbe lui che dovrebbe sviluppare in contrasto con le aspettative della regione lo sviluppo dell’economia dell’aeroporto e a specchio della città di Forlì. Questo è uno dei vari motivi di contrasto fra Forlì e la giunta regionale, e purtroppo abbiamo tuttora la persona sbagliata su una poltrona organizzativa nel Consiglio comunale di Forlì, un referente che deve essere amico della politica cittadina del sindaco Zattini, non una persona che promuove e sponsorizza un avversario allo sviluppo economico della città di Forlì» conclude Daniele La Bruna.